La Sicilia prova ad evitare le conseguenze di un massiccio esodo dalle altre regioni le conseguenze, a gennaio, potrebbero essere devastanti per il suo sistema sanitario già messo a dura prova dalle prime due ondate di Covid-19.
Per questo motivo sul tavolo del presidente Nello Musumeci ci sarebbe pronta un’ordinanza che prevede l’obbligo di sottoporsi al tampone per tutti coloro che arrivano non solo in aereo ma anche in treno, nave o via terra.
E’ previsto, infatti, l’arrivo di migliaia di persone nell’Isola tra chi torna per le feste coi parenti e anche qualche turista. Dal 21 dicembre, poi, entrerà in vigore il divieto, previsto dal Dpcm, di mobilità tra le Regioni fino al 6 gennaio.
“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale – aveva commentato ieri il presidente della Regione – che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il Ministero della Salute”.
“C’è un sostanziale miglioramento in Sicilia – ha detto Musumeci – e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
Intanto il Ministero dell’Interno, nella circolare inviata a tutte le Prefetture a seguito delle nuove disposizioni, mette in chiaro le cose: “Si raccomanda di voler pianificare, nell’ambito dei lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie, dedicando particolare attenzione alle aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale. Andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo – sottolinea il Viminale – tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno”.
Alle Prefetture, inoltre, è stato chiesto di prestare attenzione soprattutto alle giornate che precedono il divieto di spostamento tra Regioni del 21 dicembre. “Analoga attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto in considerazione, soprattutto, degli spostamenti conseguenti alle particolari restrizioni previste dal comma 4 dell’art.1 del nuovo Dpcm”.
Quello che si conclude oggi, intanto, è il primo week-end dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, e la Sicilia è zona gialla, ma è anche un primo banco di prova, ovvero il Ponte dell’Immacolata. Venerdì scorso, all’aeroporto di Palermo, sono arrivate oltre 4000 persone, contro le 1500-2000 di novembre e dei primi giorni di dicembre.