Riapre il Centro Nino Via. Questa volta non è il tipico annuncio: questa volta è vero. È stato siglato, infatti, un accordo tra il Comune di Trapani e il Comitato Quartiere “Sant’Alberto”. Verrebbe quasi da dire finalmente, perché da troppi anni il Centro Nino Via è stato chiuso e abbandonato a sé stesso.
Si tratta di quattro stanze che erano rimaste nella disponibilità del Comune, mentre il resto della struttura verrà utilizzata per ospitare il centro provinciale per l’impiego.
“Questa apertura è un omaggio a Nino Via – afferma il sindaco Giacomo Tranchida – e ai tanti giovani vittime. Il destino di una città può cambiare solo se ognuno di noi si mette in testa di fare la propria parte, non girarsi dall’altra e far finta di non vedere”.
Le condizioni della struttura, in alcuni punti, sono pietose. Bagni scassati sia nella parte del Comune, sia quelli esterni. Panchine staccate, vetri rotti, un paio di giochi per i bambini inutilizzabili e tantissimo verde che, però, non è mai stato curato. Nelle disponibilità del Comitato Quartiere “Sant’Alberto” non rientrano solo le stanze ma anche tutta la parte esterna, compreso il bocciofilo con tribunetta e le aree per far giocare i più piccoli. È chiaro che non sarà, però, un lavoro facile quello dei volontari: c’è tantissimo da pulire e da sistemare.
La cosa non preoccupa Giovanni Parisi, presidente del Comitato, che da anni lotta per l’apertura del Centro, potenziale centro di aggregazione per giovani e anziani e punto di riferimento per tutti coloro che hanno dei problemi al rione Sant’Alberto.
“È un momento storico – afferma Giovanni Parisi – dopo tanti anni e battaglie lo potremo rendere aperto, funzionale e disponibile alla collettività. Vogliamo dare ai bambini un luogo dove poter giocare, agli sportivi un percorso per effettuare jogging, rendendolo il polmone del quartiere. Il lavoro e i sacrifici saranno tanti, c’è tanto da sistemare”.
Questa mattina, proprio per questo motivo, i volontari del Comitato Quartiere “Sant’Alberto” saranno al Centro Nino Via per una pulizia generale: l’appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza. “Chiunque voglia aiutare – continua Parisi – è ben accetto: lavoriamo tutti assieme per la comunità”.
Insomma, si comincia a vedere lo striscione del traguardo: il Centro Nino Via può e deve essere il punto di rilancio e ricostruzione dell’intera zona. Nino Via fu assassinato il 5 gennaio del 2007 per difendere un collega che stava subendo il furto dell’incasso del magazzino dove i due lavorano. Un ragazzo che non si girò, che non cambio strada. Una persona che pagò con la vita il suo coraggio. Ora è tempo di sistemare definitivamente il Centro che porta il suo nome: lo dobbiamo a lui e a tutti noi. (*FTAR*)