Trapani, interrogazione per introdurre la LIS in Consiglio comunale

Interrogazione della consigliera comunale trapanese Claudia La Barbera per l’adozione di un interprete LIS nelle sedute del Consiglio comunale.

È questa l’idea della consigliera di Forza Italia che ha chiesto al sindaco Giacomo Tranchida e al presidente del Consiglio Giuseppe Guaiana che venga introdotta la figura di un interprete LIS durante le sedute del Consiglio Comunale.

La LIS – Lingua italiana dei segni, usata dai non udenti – è una vera e propria lingua con regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Si è evoluta naturalmente, come tutte le lingue, ma con una struttura molto diversa che utilizza sia componenti manuali (es. la configurazione, la posizione, il movimento delle mani) che non-manuali, quali l’espressione facciale, la postura, ecc. Ha meccanismi di dinamica evolutiva e di variazione nello spazio (i “dialetti”), e rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale. È una lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione.

La richiesta di Claudia La Barbera viene posta “considerato che le sedute del Consiglio comunale di Trapani vengono trasmesse in diretta streaming via web e che la Lingua Italiana dei Segni fa parte della CAA (Comunicazione Alternativa Aumentativa) che riguarda la comunità dei non udenti”.

A livello europeo l’importanza della Lingua dei segni è stata riconosciuta anche tramite le risoluzioni del Parlamento europeo del 17 giugno 1988 e del 23 novembre 2016. In Italia una legge era stata approvata dal Senato ma non dalla Camera. L’Italia, quindi, non ha ancora riconosciuto formalmente la LIS quando la quasi totalità delle lingue dei segni europee sono già state recepite dai rispettivi Paesi e, addirittura, in Austria, Finlandia e Danimarca sono riconosciute a livello costituzionale.