Aumentano i ricoveri nel reparto Covid di Marsala, il sindaco chiede a Musumeci attivazione padiglione Malattie infettive

Sono quasi 30 i pazienti ricoverati nel reparto Covid dell’ospedale di Marsala – di cui 5 in Terapia intensiva – tra cui anche una coppia di coniugi trapanesi rimasta dodici ore in attesa di un posto disponibile dopo che i due erano risultati positivi al coronavirus accertati.

A fronte di una situazione sempre più difficile, il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha scritto al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci per chiedere il rispetto degli impegni assunti per evitare la totale trasformazione totale del nosocomio marsalese in Covid Hospital.
Grillo ha chiesto anche di inviare a Marsala personale medico e paramedico adeguato, possibilmente distaccandolo da altri presidi ospedalieri no-Covid.

“Nei mesi scorsi – scrive il sindaco – avevamo ricevuto ufficiali rassicurazioni che il Covid Hospital di riferimento per il territorio provinciale di Trapani non avrebbe più avuto sede a Marsala. L’aggravarsi del quadro epidemiologico, tuttavia, ha reso necessario che anche il nostro nosocomio contribuisse allo sforzo regionale a tutela della salute pubblica e i marsalesi, da cittadini generosi e responsabili quali sono, hanno compreso che non era possibile fare altrimenti. La comunità marsalese vuole ancora una volta concorrere a fronteggiare l’emergenza Covid in uno spirito di solidarietà con tutto il territorio provinciale e siciliano, ma vuole farlo senza con ciò privare un’utenza di oltre 100.000 persone di servizi essenziali quali il Pronto Soccorso, la Ginecologia e il Punto nascita, la Dialisi, la Cardiologia e la Pediatria. In queste ore, però, malgrado gli impegni assunti, sembra esservi la tendenza a trasformare totalmente il nostro presidio ospedaliero in Covid Hospital”.

“Da mesi, inoltre – prosegue Grillo -l’assessore Razza ci rassicura sul possibile finanziamento di un nuovo padiglione per le Malattie infettive. Dopo una prima valutazione dell’immobile destinato al Campus Biomedico e del vecchio ospedale San Biagio, ci è stato riferito che la soluzione migliore sarebbe un’area adiacente il ‘Paolo Borsellino.’ Confidiamo, pertanto, in una prossima positiva comunicazione che ci avvisi di un rapido avvio dei lavori”