Bonafede: “Nessun accordo tra Italia e Libia”. La Regione stanzia 100 mila euro per le famiglie

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede conferma che al momento non c’è nessun accordo tra il Governo nazionale e la Libia per lo scambio di detenuti. A renderlo noto è il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, che ha raggiunto il ministro al telefono dopo le polemiche scatenate dalla messa in onda, lo scorso mercoledì sulle reti Mediaset, del servizio delle “Iene”, su un presunto accordo tra il Governo e la Libia.

“Spero di tornare presto a Roma per stare accanto ai familiari dei pescatori sequestrati – dichiara Quinci – i quali continuano a presidiare senza sosta piazza Montecitorio, in attesa di notizie confortanti sui propri familiari. Coglierò l’occasione per chiedere un incontro al ministro Bonafede al fine di fare maggiore chiarezza sulle polemiche di questi giorni e per meglio rassicurare i familiari”.

Intanto dalla regione Siciliana arriva la notizia di un emendamento depositato in Commissione bilancio dell’Ars – a firma degli assessori all’Economia Gaetano Armao e alla Pesca mediterranea Edy Bandiera – che prevede di destinare 100mila euro alle famiglie dei diciotto marittimi sequestrati.

L’emendamento – che sarà esaminato già a partire dal prossimo martedì – istituisce “un contributo straordinario a fondo perduto per le famiglie dei marittimi trattenuti presso Paesi della costa mediterranea del Nord Africa attraversati da sommosse civili che creano instabilità nei rapporti tra gli stessi Paesi interessati”.

Sarà il dipartimento della Pesca mediterranea a provvedere a distribuire il contributo alle famiglie interessate da tali eventi eccezionali.