Trapani, nuovo parco fotovoltaico a Milo ma l’Amministrazione non ci sta [AUDIO]

Un nuovo un mega parco fotovoltaico da 70 ettari potrebbe nascere nel territorio trapanese. Si tratterebbe di una installazione promossa dall’Agenzia del Demanio Statale, Cassa Depositi e Prestiti ed ENI. Il progetto, però, non piace all’Amministrazione Comunale di Trapani e le perplessità di Tranchida e della sua maggioranza sono forti.

Questo è emerso dopo una Conferenza dei capigruppo consiliari richiesta dal sindaco Tranchida che ha partecipato insieme all’Assessore all’Urbanistica Pellegrino e presieduta da Giuseppe Guaiana Presidente del Consiglio Comunale.

Una riunione interlocutoria circa la presumibile variante urbanistica da adottarsi nell’attuale area destinata dal Piano Regolatore Generale all’interporto e protezione civile, per poter ospitare un “mare” di pannelli fotovoltaici in prossimità di una area strategica per lo sviluppo della città. La zona, tra l’altro insiste sul sedime ex aeroporto militare di Milo, prossimo all’omonimo snodo autostradale.

Diverse le proposte avanzate dall’Amministrazione Comunale di Tranchida, alternative a tale progettualità di devastante impatto ambientale come l’utilizzo (quale copertura/caping) delle discariche comunali o l’impiego di altre aree agricole del Demanio sparse nel territorio in zone lontane dai centri urbani.

Diverse e plurali le azioni e visioni di sviluppo emerse dalla riunione: la valorizzazione di parte fondiaria quale interporto, il campus di protezione civile occidentale, il rilancio della stazione meteo/scientifica, anche in relazione ai repentini e dannosi mutamenti climatici. E poi, migliore impiego dell’acqua sulfurea, di cui è ricco il sottosuolo fino al confine col Comune di Erice.

“Non ci convince il progetto del Demanio dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti ed ENI – dichiara il primo cittadino Giacomo Tranchida – che non ha, peraltro, neanche risposto circa il valore del corrispettivo di cessione (il mercato lo valuta in ragione di € 25.000 circa ad ettaro). Invero – continua il sindaco -, non vorremmo diventare dietro lo slogan nazionale Green ed Energie Rinnovabili ancora una volta mera terra di conquista senza reali vantaggi di ritorno per il nostro territorio per poi subire, invece, conseguenti incalcolabili danni”.

Ascolta nell’approfondimento l’intervista all’assessore Pellegrino:

Insomma, lo Stato spinge da un lato e il Comune prova a controbattere. La palla ora passa all’Agenzia del Demanio Statale, Cassa Depositi e Prestiti ed ENI.