Il Tribunale del Riesame di Bologna ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato difensore di Daniele Spagnolo, il carabiniere di Salemi coinvolto nell’inchiesta su abusi e falsità nella Caserma “Levante” di Piacenza, e gli ha concesso gli arresti domiciliari nell’abitazione dei genitori a Salemi.
L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura di Piacenza ha fatto luce sui una serie di reati – dalla tortura allo spaccio di stupefacenti, dall’estorsione al peculato e all’abuso d’ufficio – che ha portato all’arresto di diversi militari dell’Arma in servizio in quella Stazione della città emiliana.
Il difensore di Spagnolo ha sostenuto l’estraneità o, quanto meno, il ruolo marginale del carabiniere semplice nei fatti contestati e l’adeguatezza degli arresti domiciliari come misura cautelare. Spagnolo è stato
scarcerato e adesso sarà posto ai domiciliari a Salemi ma, ovviamente, non potrà comunicare con l’esterno in alcun modo.
I genitori del giovane sono noti in paese, il padre é un pasticcere e lavora in un bar, la madre é casalinga e il fratello, oltre ad essere un informatore scientifico, è stato sempre impegnato nel sociale.