L’emergenza ecologia nel mare della città è rientrata. È questa in sintesi una fotografia da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, che ha controllato anche la zona trapanese.
È risultato “entro i limiti” la spiaggia di fronte l’oasi ecologica del lungomare Dante Alighieri a Trapani, punto sulla spiaggia all’altezza dello scarico del depuratore di emergenza. Il pennello davanti via Tunisi, infatti, viene usato tutte quelle volte che in sistema fognario collassa a causa di una rottura.
“Quello scarico è esclusivamente emergenziale – spiega l’assessore all’Ecologia Ninni Romano – , i gravi danni della condotta che porta i liquami dalle pompe di adduzione di via Marsala al depuratore consortile di Nubia purtroppo mette in funzione lo scarico di emergenza. Nell’ultimo periodo questo è avvenuto di meno quindi i dati del nostro mare sono ottimali. L’inquinamento per acque nere può durare massimo una decina di giorni visto che la natura poi fa il suo corso con un effetto di autodepurazione”.
A breve la nuova condotta che dovrebbe risolvere il problema. Un lavoro da circa 2 milioni e duecentomila euro che, grazie all’asta al ribasso, potrebbe anche scendere.
“Noi abbiamo già fatto tutto per risolvere il problema definitivamente – continua Ninni Romano – , accendendo un mutuo per la sostituzione totale della condotta che, tra l’altro, avrà un nuovo percorso fuori dalla zona della riserva delle saline WWF. Tutto questo è stato già inserito nel Bilancio di previsione che a breve dovrebbe arrivare in Giunta e in Consiglio Comunale poi si partirà con l’iter burocratico per i lavori. In futuro quindi gli scarichi di emergenza dovrebbero terminare. La vecchia condotta verrà dismessa completamente”.
Verrà infatti abbandonata la via Libica e la nuova condotta passerà dalla zona industriale passando poi per la via Francesco Culcasi per concludere in una strada sterrata di proprietà del Comune dietro il depuratore consortile. Una vera rivoluzione quella prospettata.
Essendo di nuova tecnologia, la condotta del progetto è studiata per resistere ad un massimo di 16 bar (unità di misura della pressione, sebbene non sia un’unità di misura del Sistema internazionale ndr.) quando solitamente all’interno dell’attuale tubazione la pressione è pari a 4 bar. Insomma, un margine che tranquillizza e che rende impossibile i guasti che solitamente sono avvenuti in questi anni alla condotta di via Libica.
Il progetto approvato è stato affidato dall’Amministrazione alla Trapani Servizi, azienda partecipata del Comune che si occupa della gestione delle discariche cittadine e che dopo la modifica dello statuto può effettuare molte più prestazioni, compreso quella della progettazione.