L’allarme è scattato intorno alle 20.50 quando il personale della torretta di avvistamento della Forestale su Monte Sparagio ha visto divampare il primo focolaio e lo ha comunicato alla sala operativa di Trapani.
Poco dopo alcuni cittadini hanno chiamato il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Trapani riferendo di roghi che si andavano accendendo in diversi punti della montagna, versante del cosiddetto “Tuono”, all’interno della Riserva Naturale. Le fiamme, partite nei pressi della torre della Tonnara hanno presto risalito il costone.
Il tragico copione si ripete: la mano criminale dell’uomo approfitta del favore delle tenebre per distruggere impunemente, rendendo più difficile il lavoro di spegnimento dato che si può lavorare solo da terra, e con grandi difficoltà data la natura del luogo, e che non possono intervenire mezzi aerei. Dalla Forestale parlano di quattro distinti punti di fuoco iniziali che stanno divorando ettari di macchia mediterranea. Nonostante la presenza degli addetti allo spegnimento, sarebbero stati accesi nuovi focolai nei pressi di Baglio Cofano.
Sul posto sono impegnate tre squadre della Forestale e anche personale della Azienda. I Vigili del fuoco, al momento in cui scriviamo, non hanno potuto inviare mezzi perché impegnati altrove.
Le immagini di Monte Cofano sembrano quelle di un vulcano in eruzione con i bagliori rossastri delle fiamme e il fumo che si stagliano sul cielo nero della notte. Domani il triste compito di stimare i danni. Che sono di noi tutti.
“Ennesima azione criminale perpetrata ai danni del nostro patrimonio ambientale – ha commentato il sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino – . Vedere bruciare la Riserva di Monte Cofano suscita rabbia e forte indignazione. Per i cittadini di Custonaci e dell’intero territorio trapanese scempi di tale portata sono inaccettabili”.
