Operazione “Aegades”: revocati i domiciliari a Pagoto e Bevilacqua

L’ex sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto può lasciare gli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto dopo essere stato arrestato, per corruzione, nell’ambito dell’operazione “Aegades” della Guardia di Finanza di Trapani.

Il gip del Tribunale di Trapani Emanuele Cersosimo ha disposto per lui l’obbligo di dimora nei territori comunali di Trapani, Erice e Valderice. L’ex primo cittadino era comparso, nei giorni scorsi, con il suo avvocato davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia e si era avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale, oltre che chiedere la revoca della misura restrittiva, aveva depositato agli atti le dimissioni da sindaco delle Egadi presentate da Pagoto.
Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti dell’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua: anche lui era ai domiciliari.

In tutto erano state undici le misure cautelari eseguite dai militari delle Fiamme Gialle al termine di una complessa indagine coordinata dai pm Penna e Delpini della Procura di Trapani. Tra gli indagati il comandante della Polizia Municipale e l’ex direttore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”.

Modificato anche il provvedimento di obbligo di dimora per l’ex assessore Sammartano, dimessosi nei giorni scorsi come Pagoto, che è stato spostato dal territorio di Trapani a Favignana.

I reati contestati dagli inquirenti sono, a vario titolo, corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Il gip ha riqualificato, per il solo Bevilacqua, l’accusa di corruzione con quella di abuso d’ufficio.