Nasce il portale iovadoatrapani.it per promuovere il territorio “covid-safe” [INTERVISTA]

Da pochi giorni è stato pubblicato, all’indirizzo web iovadoatrapani.it – ma rintracciabile anche digitando l’indirizzo visittrapani.it – un sito di promozione turistica della città di Trapani. Il primo comunale che viene realizzato.

L’annuncio è arrivato senza clamore, con un singolo post all’interno del sito istituzionale del Comune di Trapani. Come dichiarato all’interno del sito il progetto è stato realizzato da Elite Island, azienda del territorio che l’ha proposto nel MEPA a diverse Amministrazioni del sud Italia.

Una comunicazione incentrata totalmente sul concetto di “covid-safe”. Paolo Salone, esperto di comunicazione e marketing, in Elite Island ricopre il ruolo di destination manager e responsabile commerciale, è uno dei curatori del progetto e ha coordinato le risorse impiegate nel team di lavoro.

Paolo Salone, come nasce l’idea di “iovadoatrapani.it”? Quando avete iniziato a pensarci?

L’idea nasce nel periodo del lockdown. Verso la fine del mese di aprile, anche grazie allo studio di alcuni scenari e ricerche circa la possibilità di un recupero dei flussi turistici in estate, proprio a partire dalle località balneari. Secondo questi studi, le località che avrebbero contenuto l’epidemia e che, terminato il blocco, avessero saputo proporsi come mete sicure, avrebbero ottenuto un picco di interesse e visibilità.

Quindi avete pensato di approfittare del fatto che il virus abbia raggiunto Trapani solamente marginalmente?

Esattamente. Partendo da questo dato di fatto abbiamo definito un pacchetto di servizi web per promuovere una località turistica. Lo abbiamo inserito su catalogo MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, il luogo virtuale per gli acquisti in rete della PA, ndr.) e ci siamo candidati presso quei comuni del siciliani (ma anche di altre località nel sud Italia) che avevano i “requisiti” per poter investire su questo tipo di comunicazione.

Che tipo di esperienza avete in questo settore, la vostra agenzia esattamente di cosa si occupa?

Facciamo marketing e comunicazione, con particolare riferimento al mercato turistico locale, ormai da quasi 15 anni. Oltre a fornire consulenza specializzata agli operatori turistici locali e occuparci di incoming, ci siamo pertanto specializzati nei servizi di destination management. Tra i tanti progetti che abbiamo curato, mi piace citare per esempio le “Saline della Laguna”, un luogo diventato una meta turistica riconosciuta anche grazie al nostro contributo. Nel corso degli anni ci siamo occupati dell’identità, del brand, del sito che ospita anche un moderno sistema di prenotazione online dei servizi e delle esperienze disponibili. Con ottimi risultati. Basti pensare che, nei primi 20 giorni di luglio, il sito ha ricevuto quasi il 60% in più di visite. Risultati simili a quelli di un altro sito da noi realizzato, quello del Nido del Pellegrino, un residence sul mare a Favignana. Che nello stesso periodo ha raddoppiato le visite. Segnali questi che la previsione sulla quale avevamo scommesso era corretta: gli italiani avrebbero premiato le mete della Sicilia occidentale, con una aumento significativo della domanda rispetto allo scorso anno.

Tornando al sito iovadoatrapani.it, quali sono le principali caratteristiche?

Prima di tutto il nome. L’idea era quella di ribaltare il concetto/invito “io resto a casa”, che era diventato qualche mese fa uno degli hashtag più diffusi, soprattutto su Instagram, che aveva anche realizzato un adesivo ad hoc. E proprio sulla scorta di questo pittogramma abbiamo realizzato un logo del progetto, con un cuore che “abbraccia” l’icona di un mulino a vento. Un idea “in progress”, che potrebbe servire da base per contest e iniziative social nel prossimo futuro.

Anche i contenuti pubblicati sul sito sono frutto della stessa strategia, ovvero ribaltare l’invito a stare a casa e, al contrario, invitare i “potenziali” turisti a scegliere Trapani per la loro vacanza?

Si, esatto. Ecco perché sul sito abbiamo dato particolare risalto a due pagine principali: Trapani protetta – covid safe – e Trapani sicura. Da un lato abbiamo voluto mettere in risalto i fattori che rendono Trapani una città/territorio “particolarmente inospitale” per il virus. Dall’altro abbiamo dato visibilità alle norme anti contagio, con particolare riferimento a quelle locali. Abbiamo inoltre personalizzato con le “etichette” tipiche dei cartelli anti coronavirus una selezione di immagini della città e delle sue bellezze paesaggistiche. Cercando proprio di “sdrammatizzare” e dare massima visibilità ai fattori che rendono la nostra città “covid-safe”.

Viene dato spazio alle offerte messe in campo dagli albergatori trapanesi?

Si, gli utenti del sito potranno consultare le offerte disponibili, frutto della concertazione tra Amministrazione Comunale e associazioni di categoria locali. Trovando anche informazioni utili sul bonus vacanze.

Il sito nella configurazione attuale è un punto di arrivo? Sono previsti aggiornamenti e versioni ulteriori?

Si tratta di un sito realizzato tramite piattaforma WordPress, uno dei sistemi CMS più diffusi ed utilizzati, particolarmente adatto a progetti “scalabili” e con esigenze di gestione dei contenuti anche da parte di utenti non esperti. La veste grafica attuale è frutto di un nostro modello grafico realizzato ad hoc, finalizzato ad ottenere due obiettivi principali: vincere la paura del “coronavirus” e gli effetti “inibitori” nei confronti delle vacanze; convincere i turisti a scegliere Trapani come base ideale per una vacanza “sicura”. Ci siamo impegnati con il committente a gestire i contenuti del sito per alcuni mesi e non escludiamo che in futuro, al cambiare degli obiettivi e delle strategie di destinazione, la versione attuale possa essere rimodulata, ampliata ed integrata.

Quanto ha speso il Comune di Trapani per questo prodotto?

Il pacchetto da catalogo costava circa 4.000 euro. L’Amministrazione Comunale di Trapani ha richiesto e ottenuto un piccolo sconto. I nostri servizi “costeranno” alle casse del Comune di Trapani 3.800 euro iva esclusa. Cifra che include anche servizi “accessori” quali la realizzazione di una mini versione in lingua inglese, la gestione tecnica dei domini per 12 mesi, l’aggiornamento dei contenuti per tre mesi.

Il progetto presenta diverse potenzialità. Arriva in un momento di tranquillità sanitaria: se sfruttato bene potrebbe permettere di attrarre turisti per periodi meno favorevoli come settembre od ottobre. La cifra, per la piattaforma, è irrisoria. Mi permetto, però, di consigliare all’Amministrazione di stanziare dei fondi per aumentare le visualizzazioni attraverso delle campagne ADS. La macchina ora c’è: metteteci la benzina.