Comune di Trapani multato dalla Arera sulle tariffe dell’acqua per 120 mila euro

Il Comune di Trapani è stato multato dalla Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per 119.700 euro sulla base della contestazione di mancata applicazione di una delibera di quella stessa Autorità con cui è stata determinata d’ufficio la tariffa idrica per il periodo 2012-2015.

In particolare, il Comune non ha applicato il moltiplicatore 0,9 alla tariffa 2012 per determinare i corrispettivi applicati dopo l’approvazione della deliberazione 228/2015/R/idr, bensì lo ha applicato alla tariffa del 2013, pari a quella del 2012 incrementata del 6,5%; inoltre, il mancato invio delle proposte tariffarie per gli anni 2014-2015 e 2016-2019 ha fatto sì che il teta (ϑ) pari a 0,9 non sia stato utilizzato a titolo di moltiplicatore tariffario medio in sede di definizione dei conguagli relativi alle annualità 2012-2013, così come prescritto dalla citata deliberazione.

Nel 2018 la Direzione Sanzioni e Impegni dell’Autorità aveva avviato nei confronti del Comune di Trapani un procedimento per l’accertamento di violazioni in materia di regolazione. Con una nota del 24 ottobre 2019, il responsabile del procedimento ha formulato al Comune una richiesta di informazioni per conoscere lo stato delle attività poste in essere, dopo la comunicazione della determinazione, per la corretta applicazione della tariffa determinata d’ufficio dall’Autorità con una deliberazione del 2015, anche mediante i dovuti conguagli per gli anni 2012-2019.

Da qui le sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo leggermente inferiore ai 120 mila euro. Nel dettaglio si tratta di 93.300 euro per la violazione della deliberazione 228/2015/R/idr e di 26.400 euro per violazione di altri articoli (in totale 4).

Una somma che, però, il Comune di Trapani non intende pagare. Infatti, ritendendo che sussistano vizi nella delibera che commina la multa, è stato avviato, con una delibera di giunta. l’iter per il ricorso al TAR della Lombardia.

Arera è un’autorità amministrativa indipendente della Repubblica Italiana che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile e rifiuti urbani e assimilati, principalmente tramite la regolazione tariffaria, dell’accesso alle reti, dello standard di qualità dei servizi, del funzionamento dei mercati e la tutela dei clienti e degli utenti finali.