La Zes è realtà con la firma del ministro Provenzano. Una Zona Economica Ppeciale è una regione geografica dotata di una legislazione economica differente dalla legislazione in atto nella nazione di appartenenza. Le zone economiche speciali vengono solitamente create per attrarre maggiori investimenti stranieri. A Trapani l’iter è stato delegato all’assessora comunale Andreana Patti che, insieme all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, ha dato vita a un’azione di coordinamento territoriale che ha coinvolto anche gli altri attori sociali e istituzionali e, in particolare, i Comuni del Trapanese con diversi incontri già a decorrere dall’autunno del 2018, finalizzati all’individuazione delle aree da inserire nella proposta di Zes.
“Con la firma del decreto – commenta il sindaco Giacomo Tranchida – si consegue anche un obiettivo strategico del programma di governo di questa Amministrazione”.
Con l’attuazione della strategia delle zone economico speciali della Sicilia Occidentale potranno prendere avvio i benefici economici definiti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017 che prevedono non soltanto incentivi fiscali per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni, che daranno impulso agli investimenti per gli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.
L’area Zes di Trapani comprende: tutto l’agglomerato industriale per complessivi 106,68 ettari; il porto di Trapani per complessivi 47,37 ettari; il retroporto per complessivi 40,27 ettari l’area logistica per complessivi 4 ettari.
Nella seduta del tavolo tecnico presso la Regione Siciliana del 31 luglio 2019, su proposta dell’Amministrazione comunale, è stata inserita anche l’area confiscata alla mafia, individuata quale zona logistica, nei pressi dello svincolo dello scorrimento veloce A29 Palermo – Trapani.