Trapani, lavori di messa in sicurezza di Cortile Mineo

L’Amministrazione Comunale di Giacomo Tranchida ha dato il via libera per i lavori di demolizione e messa in sicurezza di un immobile pericolante del centro storico di Trapani.

Il progetto è stato seguito dall’assessore alle Opere Pubbliche Dario Safina soprattutto sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche. In questo caso, la vicenda riguarda Cortile Mineo.

Tutto nasce con una ordinanza del 2013 dove veniva ordinato l’immediato intervento per rimuovere il pericolo per la pubblica e privata incolumità di un fabbricato ubicato in Cortile Mineo. Ordinanza non eseguita dai destinatari.

In conseguenza dell’inadempienza dell’ordinanza sindacale, accertata da funzionari comunali, nel 2014, il Comune mise in atto un intervento per la tutela della pubblica e privata incolumità e, in particolare, per preservare l’incolumità degli abitanti dell’immobile adiacente a quello semidiroccato, prevedendo nella sostanza un riparo da cadute parziali di parti dell’immobile pericolante.

Seguirono, poi, altre diffide senza alcun prosieguo e, con l’avvento dell’Amministrazione Comunale di Tranchida, avuta notizia e constatato ancora una volta il peggioramento dello stato dei luoghi, grazie alla collaborazione gratuita dell’esperto nominato, Vincenzo Loria, con ordinanza sindacale predisposta dal Settore Protezione Civile, nel frattempo delegato all’assessore Giuseppe La Porta, fu riavviata la complessa procedura per richiedere ai proprietari di mettere in sicurezza l’immobile.

Anche in questo caso, l’Ordinanza Sindacale non ebbe seguito ed allora venne avviata la procedura sostitutiva per la messa in sicurezza in danno dei proprietari inadempienti.

Il progetto venne effettuato e venne poi approvato e la gara d’appalto per un importo dei lavori di € 33.523,15 (comprensivi degli oneri per la sicurezza ed al netto del ribasso del 25,2627%).

I lavori prevedono la rimozione di tutte le parti pericolanti e pericolose per la pubblica e privata incolumità nonché la rimozione delle costosissime opere provvisorie in acciaio posizionate nel lontano 2014; finalmente il 9 giugno 2020 i lavori sono stati consegnati all’Impresa appaltante che dovrà completarli entro un massimo di 90 giorni.

Adesso il Comune sarà impegnato nel proseguire le procedure di recupero delle spese nei confronti di chi non ha mai adempiuto costringendolo ad impegnare dipendenti e copiosi fondi pubblici.

Avviato nel frattempo in capo al Provveditorato Regionale, il sollecito per la messa in sicurezza e bonifica della caserma della Guardia di Finanza in via Ammiraglio Staiti così come del rudere in via Orlandini. Il prossimo passo spetta al consolidamento di Palazzo Lucatelli ed a seguire dell’immobile sito in via Piersanti Mattarella, nell’ambito di una più complessiva riqualificazione dell’ex stabilimento SAU dove i capannoni furono sede dalla Società Anonima Tramway di Palermo ai primi del Novecento e da lì si ripartiva la linea ferrata urbana trapanese in un contesto territoriale prettamente industriale. La filovia di Trapani fu una linea filoviaria in esercizio dal 1952 al 1967. Nel 2018 il consigliere comunale Gaspare Gianformaggio aveva presentato una interrogazione consiliare riguardo l’ex deposito Sau.