Dopo lo stop dettato dall’emergenza Coronavirus, il Museo di Arte Contemporanea al Collegio dei Gesuiti di Alcamo, apre le sue stanze alla mostra “Storie”. Dal prossimo lunedì, primo giugno e fino al 30 Giugno, il Maca ospiterà la mostra d’arte contemporanea di due giovani artisti emergenti, Baldassare Orlando e Gabriele La Teana.
I due giovani, rispettivamente di Alcamo e di Milano, si sono conosciuti grazie ai social e seppur diversi artisticamente, hanno deciso di organizza insieme la mostra per raccontare le proprie storie. Due stili differenti ma uniti dall’esaltazione del colore e dettati dal dinamismo visivo che evidenzia la voglia di far emergere i propri messaggi.
La mostra pittorica al Museo d’Arte Contemporanea di Alcamo, in piazza Ciullo, sarà possibile visitarla a partire dal primo giugno, il lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 19.30; il venerdì, sabato e domenica dalle 09 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.
Baldassare Orlando, classe 1991, studia Decorazione Pittoriche al liceo Artistico Michelangelo Buonarroti di Trapani, vive la pittura come un alfabeto alternativo, la sua arte raggiunge uno stile di riconoscimento caratterizzato dall’uso di colori vivaci e strisce a rullo ovvero senza l’utilizzo di pennelli tradizionali. Recentemente ha avviato un percorso di rivalutazione di alcuni materiali, dai resti – tavolette di legno truciolato colorate con gli scarti del colore acrilico – rinascono delle opere d’arte.
Già vincitore del primo premio al quarto concorso arti visive di Gigarte con l’opera “Celebrazione della famiglia” – al Maca dal 1 al 30 giugno – vanta la partecipazione a delle collettive alla Galleria Merlino di Firenze, al Cuvèe di Milano, al Palazzo Ducale di Genova e prossimamente alla Galleria Italia di Parma.
Gabriele La Teana, classe 1990, inizia la sua attività nel 2004, utilizzando tanta carta e muri, travolto dall’impatto dei graffiti e della Street art; è attivo fino al 2009, poi il blackout, fino al 2018. Dopo quasi 10 anni di assenza, riprende a disegnare volti, figure umane con tratti astratti che raccolgono, nelle forti pennellate e spatolate, tutta l’emozione dell’artista. Ogni tratto è come se fosse un colpo che l’artista ha subito e che riversa sulla tela. Ogni figura rappresentata trasmette dolore, emozione, gioia e orgoglio, quasi a simboleggiare un grido nei confronti del mondo che gli ha fatto sì tanto bene, ma altrettanto male. L’artista vanta l’esposizione all’Art Mall di Milano, alla galleria Merlino di Firenze, alla libreria Bocca di Milano e al Velasca di Firenze. In programma per il 2020 l’esposizione alla Galleria Brera di Milano e presso lo Spazio Porpora di Milano.