Agevolazioni TOSAP a Trapani, Tranchida: “Facciamo ripartire il settore edile”

Con la votazione di ieri sera, il Consiglio comunale di Trapani ha approvato le modiche al regolamento TOSAP. In buona sostanza la delibera ieri sera approvata prevede una specifica esenzione dal pagamento del suolo pubblico per tutti i tipi di lavori edili che i committenti privati realizzano proprio in attuazione di una delle misure agevolati.

«Salutiamo con favore – afferma il sindaco Giacomo Tranchida – l’unanime approvazione da parte del Consiglio comunale dell’esenzione della Tosap per i cantieri ed i lavori edili. La proposta originaria era stata formulata dalla nostra Giunta, grazie in particolare ad una serie di confronti con la CNA provinciale e subito attuata col concerto operativo degli assessori Pellegrino e Bongiovanni, e trasmessa al Consiglio comunale già nella metà dello scorso mese di marzo. Tale prima deliberazione s’inserisce in un piu vasto ed articolato ventaglio di misure che riguardano tutta una serie di altre agevolazioni (compreso abbattimento oneri di urbanizzazione, diritti di segreteria, etc) per il comparto dei lavori edili con speciale riferimento agli interventi previsti nei cosiddetti ecobonus, sisma bonus e bonus facciate, che andranno in discussione nel prossimo Consiglio comunale”.

Nel dettaglio, attraverso gli aiuti votati dal Consiglio comunale, il Comune di Trapani «intende fornire un ulteriore vantaggio direttamente ai committenti ma ovviamente in via indiretta anche alle imprese edili che cosi, per i primi sessanta giorni di cantiere, potranno non pagare il necessario suolo pubblico per i ponteggi o per gli scarrabili degli sfabbicidi, ad esempio. Il termine originario di 30 giorni dal 2 maggio per fruire della corrente gratuità, grazie ad un emendamento concertato con i Consiglieri di maggioranza, che ha ricevuto l’apprezzamento ed il favore unanime di tutta l’aula, estende i benefici per 60 giorni e dunque fino al 1 luglio. L’intento – continua il sindaco – è quello di favorire stimolandoli gli investimenti privati (peraltro oggi coperti al 110% dallo Stato) e far ripartire subito un importante comparto della nostra economia edilizia assolutamente in grave crisi recessiva».