Consiglio comunale di Trapani, la maggioranza non ci sta: “Ecco la nostra verità”

Spazio: ultima frontiera. Giorno di polemiche tra maggioranza e minoranza numero 3.
Il diario di bordo odierno ci presenta una situazione relativamente nuova: tutti componenti della maggioranza del Consiglio comunale hanno inviato alla stampa un documento che risponde alla minoranza dopo le polemiche delle ultime 48 ore.

“La maligna strategia di alimentare la disperazione nella cittadinanza, facendo credere che gli imprenditori sono stati lasciati soli e che questa Amministrazione non sta lavorando per il loro bene rafforza, ancor di più, il nostro impegno verso la Comunità. Ai maligni rispondiamo con la trasparenza che contraddistingue il nostro lavoro, con tutto l’amore che abbiamo per questa Città e che muove le nostre scelte”.

Anna Lisa Bianco, Salvatore Daidone, Domenico Ferrante, Laura Genco, Rocco Greco, Giuseppe Guaiana, Vincenzo Guaiana, Giuseppe La Porta, Alberto Mazzeo, Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Giuseppe Peralta, Grazia Spada, Massimo Toscano, Andrea Vassallo, Santo Vassallo, Giuseppe Virzì battezzano i restanti della minoranza come “maligni”. Insomma, i toni non si abbassano: anzi.

Gaspare Gianformaggio, dopo la seduta del Consiglio, aveva dichiarato: “Gli emendamenti presentati oggi al regolamento della Tari, sia dal nostro gruppo tecnico di opposizione sia quello dei colleghi Lipari e Garuccio sono stati bocciati dalla maggioranza che si nasconde. BASTA con questi proclami: la gente è stanca. I nostri concittadini sono stanchi di questi slogan elettorali, i commercianti vogliono vedere i fatti, vogliono vedere le azioni in questo momento così critico. Dobbiamo dimostrare il nostro senso civico e la nostra vicinanza a tutti i nostri esercenti che stanno vivendo questo grosso momento di crisi e di disagio. Il nostro emendamento, come quello dei colleghi, è stato bocciato e questa amministrazione ha l’obbligo di dare il giusto sostegno ai nostri esercenti nella delicata fase di riavvio delle loro attività. Spero che in questo momento non prevalga il senso di appartenenza ad una determinata corrente politica. La speranza è quella di dimostrare in maniera concreta il nostro sostegno a tutte le categorie che hanno subito la chiusura obbligatoria, non per scelta volontaria”.

A questo, la maggioranza risponde che “Il 30 aprile siamo stati ancora una volta coerenti con il giuramento prestato: abbiamo ascoltato anche coloro che promettevano un lavoro di squadra per la ripartenza post Covid-19. Purtroppo, abbiamo sbagliato! Da parte dei maligni nessuna reale volontà di lavoro comune ma solo becere strategie
e grafiche multimediali che alimentano lo sconforto e la tristezza di chi assiste ad interpretazioni degne del più scadente avanspettacolo, mentre attende serie, efficaci e concrete risposte a problemi urgenti e gravi”.

“Capisco l’esigenza di difendersi” diceva ieri Anna Garuccio, in netta contrapposizione con la maggioranza. “Non comprendo invece il volere a tutti i vostri travisare la realtà è ancor di più non accetto che si utilizzi termini e affermazioni come “strumentalizzate il malessere” o emendamenti farlocchi. È farlocco anche il parere di un dirigente comunale responsabile della Ragioneria? È farlocco il revisore dei conti? Secondo me, no. Per amore di verità: ieri sui tavoli del Consiglio c’era il Regolamento Tari. La proposta della Giunta all’interno di questo regolamento (che è l’unico regolamento della TARI del Comune di Trapani) era quella di esentare, per i locali in disuso la rasa della TARI, a condizione che gli stessi ospitino spazi culturali. Adesso capite perché parlano di cultura, giustificandosi?”

Insomma, invece, per i 17 di Tranchida, “questa non è la politica che vogliamo per Trapani”. “L’Amministrazione – aggiungono – ha approvato un regolamento per garantire aiuti concreti alle imprese trapanesi per il prossimo triennio. Un regolamento, conosciuto da oltre 1 settimana anche dall’opposizione, che guarda al domani di questa città e della nostra comunità, introducendo contributi volti ad alleviare il peso di TARI, TOSAP ed imposta sulla pubblicità del 2020 per le micro e piccole imprese trapanesi, oltre ad ulteriori misure di sostegno in grado di
investire e di assicurare – anche nel prossimo futuro – la ripresa della nostra città. Nulla a che fare con la demagogia ed il fumo negli occhi offerti dagli emendamenti illustrati ieri dai maligni. È bene che sappiate, infatti, che, da un lato, si chiedeva di soddisfare solo alcune domande degli esercenti, applicando un criterio cronologico e, dall’altro, di far pagare l’intera TARI, esentata a pochi “fortunati”, a tutti i contribuenti trapanesi. Noi aiuteremo realmente tutti, non solo chi arriva prima”.

I 17 hanno inoltrato anche il documento inerente i pareri, tecnici e contabili, rilasciati dai dirigenti.

Aspettiamo l’evoluzione, per la pagina del diario numero 4. Sperando di non arrivare all’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale.