Coronavirus, calano ancora i contagiati. Asp: “Nel Trapanese vicini a crescita zero”

Scende a 84, oggi, il totale degli attuali contagiati dal coronavirus in provincia di Trapani, così come comunicato dall’Asp. Il dato è al netto di deceduti e dei guariti.
Questa la suddivisione nei comuni: Alcamo 18; Trapani 13; Valderice 13; Salemi 12; Castelvetrano 10, Erice 4; Marsala 3; Mazara del Vallo 3; Campobello di Mazara 3; Paceco 2; Castellammare del Golfo 1; Buseto Palizzolo 1; Gibellina 1.

Gli attuali ricoverati sono 6, tutti a Marsala: 1 paziente si trova in Terapia Intensiva, 5 nel reparto Covid.
Il totale dei tamponi effettuati finora è di 4.038 mentre quello dei test sierologici sul personale sanitario è di 2.997. I morti restano fermi a 5.
I pazienti guariti sono 34: dal Covid-hospital Marsala ne sono stati dimessi finora 9, lo stesso numero anche dal “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Di questi ultimi, 3 sono tornati a casa mentre 6 sono stati trasferiti a “Villa Zina”, la struttura di Custonaci convenzionata con l’Asp dove restaranno fino alla completa negativizzazione del tampone.
Le persone che si trovavano in isolamento domiciliare il cui tampone si è negativizzato sono 21.

Secondo quanto riporta una nota diffusa dalla Asp, i nuovi contagiati dal coronavirus registrati nel territorio dal 14 al 22 aprile sono stati appena 7 su 1.302 tamponi eseguiti. Questo indica un incremento di circa un caso positivo ogni 200 tamponi, quarantenati compresi, con una media di 0,7 positivi al giorno. Cioè, su una media dei145 tamponi dei 9 giorni considerati, i positivi sono 0,7 al giorno. Si tratta – sottolineano dall’Asp – del dato più basso dell’ultimo mese, considerato che per la maggior parte sono soggetti rientrati in Sicilia già infetti e posti in quarantena sotto osservazione.

Sul territorio trapanese – prosegue l’analisi dell’Azienda Sanitaria provinciale – i guariti sono il 21% della platea di positivi che, dall’inizio dell’epidemia ammonta complessivamente a 123 persone di cui, ad oggi, 72 trattati a domicilio.
L’isola di Pantelleria si conferma a contagio zero, nessun caso di coronavirus infatti, è stato registrato.

Tra i contagiati dal coronavirus finora confermati, l’età media è di 50 anni. Il 61% per cento sono uomini e solo il 39% sono donne. Il picco di positivi in percentuale sul totale è stato così distribuito sul territorio: Alcamo 19%; Buseto Palizzolo 1%; Campobello di Mazara 4%; Castellammare del Golfo 2%; Castelvetrano 9%; Erice 4%; Gibellina 1%; Marsala 7%; Mazara del Vallo 4%; Paceco 2%; Salemi 20%; Trapani 14%; Valderice 12%.

“I numeri parlano chiaro – commenta il direttore generale dell’Asp Fabio Damiani – la provincia trapanese si avvia alla crescita zero. Questo è il frutto del corretto comportamento dei cittadini, che hanno rispettato le misure restrittive, e dell’efficace azione sinergica che ha coinvolto tutti gli ambiti aziendali dell’Asp di Trapani che ha attivato una macchina organizzativa che, nonostante il carattere improvviso e imprevedibile dell’epidemia, è partita subito, realizzando tempestivamente una pianificazione capillare di interventi su strutture, personale e apparecchiature”.

“In particolare – spiega Damiani – relativamente alle strategie attive di ordine sanitario, la decisione di isolare immediatamente i possibili focolai, anche attraverso l’isolamento domiciliare, è stata vincente. Molti sono stati i soggetti rientrati da fuori provincia, posti in quarantena e sottoposti a tampone per la ricerca del Covid-19 nei tempi previsti dal protocollo”.

Damiani sottolinea che “l’elevato numero di tamponi eseguiti sul territorio anche sui sanitari, ha dato la possibilità di intercettare sul nascere l’eventuale veicolazione del virus, portando la percentuale di sanitari positivi a soli 19 casi. Questo dato, in particolare, evidenzia l’efficacia delle misure di salute e sicurezza messe immediatamente in atto dall’Azienda nei confronti di tutti gli operatori, ai quali – prosegue il direttore generale dell’Asp – sono stati garantiti i necessari dispositivi di sicurezza collettivi e individuali, oltre che tutte le stringenti misure previste dal protocollo per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus nei luoghi di lavoro”.

Damiani non tralascia un passaggio importante: ”L’emergenza è ancora in atto e non è assolutamente possibile allentare le misure di sicurezza e tornare al vecchio stile di vita. E’ di fondamentale importanza attuare con rigore e attenzione i nuovi dispositivi di controllo sul rispetto delle restrizioni anti contagio: la possibilità di avvicinarci alla ‘Fase2‘ nella lotta all’epidemia non consente né legittima passi falsi. Piuttosto, proprio ora – conclude il manager – l’attenzione deve restare alta per garantire che il passaggio alla nuova fase avvenga nel modo più completo ed efficace”.

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