Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale mette in campo misure nel breve periodo per dare “ossigeno” al territorio trapanese senza pregiudicare la sua manovra di medio e lungo periodo. «Non possiamo fare a meno di guardare avanti e immaginare lo scenario futuro dei prossimi 12-24 mesi, se vogliamo salvaguardare le attività presenti nella nostra destinazione – afferma la presidente Rosalia D’Alì -. Proprio per questo la strategia per valorizzare già nell’anno in corso la nostra proposta è stata ricalibrata con attenzione. Abbiamo le idee abbastanza chiare e siamo pronti a partire non appena sarà dato il via libera e saranno rese note dal Governo nazionale le misure di sicurezza per il settore».
La pandemia da Covid-19 sta minando pesantemente il turismo mondiale e le conseguenze negative colpiscono tutti i territori, il loro tessuto sociale ed economico. Per affrontare questa emergenza, il Distretto si sta attrezzando con strumenti e strategie finalizzati ad aiutare il territorio e rilanciare la Sicilia occidentale. Si lavorerà guardando all’obiettivo del medio e lungo termine e nell’immediato si adotteranno strumenti e azioni agili e tempestive per valorizzare la proposta della destinazione verso un mercato diverso, sempre più orientato alla vacanza di prossimità.
«Insieme al Comitato tecnico e al destination manager – aggiunge D’Alì – stiamo lavorando per creare e promuovere azioni di comunicazione condivise con gli operatori turistici del territorio, purché siano coerenti con il lavoro di posizionamento a cui abbiamo lavorato e che sarà oggetto di sviluppo nei prossimi mesi».
«La domanda turistica, molto probabilmente, sarà di tipo locale e nazionale – prosegue la presidente del Distretto –. Ciò dipenderà anche da come si evolverà la situazione, dalle prossime disposizioni governative sulla mobilità, dall’operatività degli aeroporti e dei vettori aerei. I turisti sceglieranno ciò che maggiormente li convincerà, non soltanto con riferimento all’attrattività, ma anche in relazione ai sistemi di sicurezza sanitaria e di rispetto delle norme igieniche. Prevediamo un incremento di viaggi brevi, di prossimità e last minute. Stiamo lavorando per intercettare questo tipo di turismo».
Il lavoro del Distretto proseguirà sulle linee già tracciate e in particolare sui contenuti, prima ancora che sull’infrastruttura tecnologica, in modo da riuscire ad accelerare nella promozione della destinazione verso un target, nel 2020, quasi esclusivamente nazionale. I canali su cui generare la considerazione iniziale (motori di ricerca, social network, magazine e portali di viaggio) saranno utilizzati con l’obiettivo di portare traffico, con effetti “a cascata”, verso le landing page dedicate all’offerta turistica del Trapanese. La promozione, poi, si svilupperà sui canali digitali che garantiranno immediatezza, e attraverso formati sia nativi sia pubblicitari. Per riuscirci il Distretto sta accelerando nella definizione di un nuovo progetto che sarà orientato a generare conversioni dirette invece che lavorare anche per creare awareness. L’impegno del Distretto è stato rimodulato in base al mutato scenario, causato dall’emergenza sanitaria in atto, senza pregiudicare la bontà della strategia e salvaguardando i capitali che i Comuni aderenti hanno destinato al progetto.
Un insieme di misure, quindi, da adottare immediatamente per garantire la ripartenza e per salvare la stagione che già ha subito moltissimi danni. Per questo si intende lavorare con gli operatori, coinvolgendoli nel processo di costruzione della strategia. La volontà è quella di avviare un confronto costante su questi temi in quanto il Distretto opera in stretta sinergia con il territorio e con le sue forze produttive. Sulla propria pagina Facebook il Distretto Turistico inizierà ad informare i cittadini, gli operatori, gli amministratori, su tutte le azioni che saranno intraprese in modo instaurare un confronto aperto e non polemico, ma costruttivo, per fare tesoro di tutti quegli input che arriveranno dalla base che è la forza del sistema turistico di questa parte della Sicilia.