Duro botta e risposta: il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida non si è fatto attendere ed ha risposto a tono alla nota di ART, Associazione Ristoratori Trapanesi, che ha duramente criticato l’atto di indirizzo politico diramato dall’Amministrazione comunale.
«In piena emergenza Covid19 – afferma il sindaco – , da un lato con incessanti azioni volte a limitare comportamenti personali e pubblici sconsiderati rispetto al pericoloso contagio, anzi attivando straordinarie misure di sanificazione nel territorio, dall’altro nel fronteggiare la nuova necessità della sussistenza alimentare per migliaia di famiglie trapanesi, questa Amministrazione Comunale ha pianificato anche una prima programmazione d’interventi in favore delle piccole imprese che di fatto impegnerà 350 mila euro per abbattere la parte variabile della TARI e della TOSAP per i due mesi d’inattività forzata delle stesse».
L’associazione dei ristoratori aveva sottolineato come «L’atto emanato dal Comune di Trapani è scritto nel vecchio e caro politichese, tanto usato dai politicanti della prima repubblica». Tranchida, di contro, difende le sue scelte.
«Questo viene considerato “un topolino” da parte dell’anonimo sedicente estensore firmato ART. Tutto questo mentre in provincia – continua Tranchida – , in Sicilia e in Italia non risulta che tanti altri Comuni, esposti come Trapani sul fronte e minati nelle entrate che per la stragrande maggioranza provengono dalle tasse dei cittadini (quindi in compensazione da una famiglia all’altra), abbiano messo a oggi in campo azioni di tal respiro».
Una critica rimandata al mittente. «Lo facciamo perché convinti che la politica dei fatti ha un sapore antico – dice il primo cittadino di Trapani – , diversa da quella delle chiacchiere e gratuite provocazioni che oltremodo non intendiamo raccogliere da soggetti anonimi improvvisatesi difensori della categoria. Non è un caso che il nostro documento politico, quale premessa all’azione amministrativo finanziaria in campo, richiama alle responsabilità di merito i diversi governi regionali e nazionali per la competenza d’intervento nelle materie proprie».