Polizia Penitenziaria, i sindacati: “Cosa si fa per proteggerci in Sicilia?” [VIDEO]

“In Sicilia cosa si fa per il personale di Polizia Penitenziaria, oggi più che mai lasciato solo al suo destino, ad affrontare, oltre a tutte le difficoltà lavorative, anche l’attuale emergenza coronavirus?”. A chiederlo, con una nota inviata alla provveditrice regionale per l’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia, Cinzia Calandrino, e alla direttrice dell’Ufficio del Personale e Formazione del Prap, Milena Marino, oltre che al presidente Nello Musumeci, sono i segretari regionali dei sindacati della Polizia Penitenziaria.

“Vogliamo una risposta a questa domanda – scrivono i sindacati – perché a differenza di voi, a noi sta molto a cuore la salute dei lavoratori e delle lavoratrici, perché in questo momento particolare devono essere sostenuti e protetti da parte di chi ha la responsabilità della gestione per quello che fanno quotidianamente, mettendo a rischio la propria vita (e quella dei propri familiari) per la collettività”.

Già nei giorni scorsi i rappresentanti della Polizia Penitenziaria avevano lamentato l’assenza e l’inadeguatezza delle mascherine protettive in dotazione al personale in servizio, e chiesto che venissero effettuati i tamponi, senza ottenere riscontro. SAPPE, OSAPP, UiPa Polizia Penitenziaria, FNS Cisl, CNPP e FP Cgil sottolineano anche come, in altre regioni, siano state adottate procedure per accertare eventuali casi di contagio tra i poliziotti.

Ecco il video che è stato inviato ai vertici del Provveditorato Regionale per l’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia