Cresce a Valderice la preoccupazione per il numero di casi accertati di coronavirus che, nel giro di un paio di giorni, sono arrivati, secondo quanto reso noto dal sindaco, a sei.
E se si moltiplicano, anche in questo paese, le iniziative di solidarietà e di sostegno a chi ha bisogno, non mancano però anche le perplessità sull’iniziativa di un supermercato del territorio che ha apposto, fuori dalla propria sede, un cartello ben chiaro: senza guanti e senza mascherina non si può entrare a fare la spesa. Stamattina tra le persone in coda per accedere e comprare quanto necessario c’è stato qualcuno che ha protestato ed è andato via mentre altri si sono rallegrati che la coda si accorciasse.
Le precauzioni per evitare l’estendersi del contagio sono sacrosante e vanno rispettate ma ci chiediamo come, a fronte della estrema difficoltà – quando non impossibilità – di reperire i dispositivi di protezione individuale, possa organzzarsi chi ha bisogno di comprare cibo e altri generi di prima necessità.
E’ pur vero che nel cartello si parla anche, in alternativa alla mascherina, di “qualcosa che copra le vie respiratorie” ma, forse – se vogliamo davvero fare prevenzione – gli stessi punti vendita (a maggior ragione quando si tratta di grandi catene della distribuzione alimentare) potrebbero fornire gratuitamente, all’ingresso, quanto richiesto ai propri clienti per tutelare se stessi, gli altri avventori e il personale che è regolarmente al lavoro per garantire i nostri approvigionamenti.
