FuniErice: chiuso l’impianto e dipendenti in Cassa integrazione per l’emergenza coronavirus

È stato siglato con i sindacati di categoria l’accordo per la cassa integrazione straordinaria (cigs) in deroga, di nove settimane, per i dipendenti della funivia di Erice,
con il mantenimento delle attività amministrative indispensabili ed indifferibili, richiesta dal Consiglio di Amministrazione della FuniErice per crisi aziendale dovuta
all’epidemia di COVID-19.

Il personale usufruisce dell’indennità di cassa integrazione dal 30 marzo
al 31 maggio per equilibrare, parzialmente, l’assenza degli incassi storici medi del periodo a causa delle restrizioni governative sulla mobilità
di persone e gruppi organizzati.

L’accordo scaturisce da una deliberazione del CdA dello scorso 23 marzo con la quale il
presidente-amministratore Delegato Franco Palermo, insieme al direttore
generale, Germano Fauci, sono stati incaricati di attivare tutte le procedure necessarie a salvaguardare la continuità della vita aziendale della FuniErice Service Srl in una
situazione emergenziale mondiale: il provvedimento dell’organo amministrativo, ratificato dal Comune di Erice, ha previsto anche l’annullamento delle prove e delle verifiche annuali per la riapertura al pubblico, prevista lo scorso 31 marzo e la conseguente sospensione del servizio di trasporto pubblico locale per Erice vetta.

“In questa situazione surreale – afferma Franco Palermo, Presidente della FuniErice –
la società si è trovata a dover affrontare una crisi improvvisa e inaspettata che, con
grande senso di responsabilità di tutti i lavoratori, ognuno per il proprio ruolo, si è
fronteggiata, per il momento, sia garantendo, nonostante le palesi difficoltà, la
conclusione delle attività di manutenzione e dei controlli relativi alla terza revisione
speciale dell’impianto funiviario Trapani-Erice, sia accettando le misure di protezione
economiche e finanziarie poste in essere dall’azienda con l’attivazione della cassa