Uno dei problemi più gravi degli ultimi anni è la condotta fognaria che collega le pompe di adduzione di via Marsala con l’impianto di depurazione.
Durante gli ultimi incontri inerenti gli investimenti sulle strutture. Più volte il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha sottolineato che in caso il Comune dovesse accendere un mutuo per effettuare dei lavori, sicuramente la priorità sarebbe proprio la sostituzione della condotta. Ma quanto costa realizzare un lavoro del genere?
Le ipotesi sono due: € 2.561.000,00 nel caso di scelta della soluzione trenchless e € 4.000.500,00 per l’esecuzione tradizionale in trincea con materiale plastico. A scriverlo è l’ingegnere Eugenio Sardo nella sua relazione generale sulle condizioni della condotta lo scorso anno.
Le tecnologie trenchless, o “no-dig”, costituiscono una serie di sistemi e tecniche che permettono la posa, il risanamento e la sostituzione delle reti dei sottoservizi con un limitato o nullo ricorso agli scavi a cielo aperto. Tali soluzioni hanno un elevato contenuto tecnologico e richiedono, pertanto, un alto livello di professionalità da parte di chi le adotta.
Questi sistemi sono, almeno per il materiale impiegato, spesso coperti da brevetto industriale per cui la scelta della soluzione tecnologica una volta eseguita costringe a rivolgersi ad un unico fornitore.
Questo, a detta dell’ingegnere Sardo, è una problematica, però, superabile visto che esistono due precedenti con la Regione Lombardia e il Comune di Pavia.
Con questa tipologia i lavori complessivamente dovrebbero durare 295 giorni, pari a circa 10 mesi, compreso la progettazione. La SP 21 che collega Trapani a Marsala, in questo caso, subirebbe dei restringimenti in corrispondenza dei pozzetti di tiro ed infilaggio.
La seconda ipotesi, sarebbe invece più tradizionale con scavi e sostituzione totale della condotta. Il costo di € 4.000.500,00 è riconducibile all’utilizzo di tubi in materiali plastici. Qualora invece si volesse usare la ghisa, l’ammontare aumenterebbe a più di 4 milioni e mezzo.
I lavori sarebbero totalmente diversi: i tempi si allungherebbero, più che raddoppiati. Circa due anni e cinque mesi e soprattutto la chiusura al transito di metà carreggiata della SP 21 per almeno 400 giorni consecutivi corrispondenti ad una produzione di 250 ml ogni mese.
Vedremo come si organizzerà il Comune. È chiaro che tutte le decisioni verranno prese in un periodo più tranquillo ma pare che l’Amministrazione possa prendere questa importante decisione per la cittadinanza: prima o poi, la condotta andrà rifatta.12