Si ferma tutto. La politica e il commercio. Il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Guaiana, in ottemperanza alle disposizioni emanate con il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e successive, recanti “Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID- 19”, nonché delle Ordinanze 3 e 4 dell’8 marzo 2020 del Presidente della Regione Siciliana recanti “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art.32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n.833 in materia di igiene e sanità pubblica”, dopo aver sentito ieri la Conferenza dei Capigruppo, ha disposto la sospensione della sedute del Consiglio Comunale, in sessione ordinaria, che erano già state fissate per i giorni 12, 16 e 19 marzo alle ore 19,00 e delle sedute delle Commissioni Consiliari fino alla data del 3 aprile, quale misura precauzionale onde contrastare possibili contagi del virus COVID -19.
“Nel caso in cui dovessero emergere particolare esigenze legate ad inderogabili provvedimenti amministrativi da sottoporre al Consiglio Comunale, si provvederà alla convocazione dello stesso, nel rispetto delle misure di prevenzione imposte dal DPCM dell’8 marzo 2020, senza la presenza di pubblico” afferma Guaiana.
Ma il Consiglio comunale di Trapani non è l’unica cosa a fermarsi. Tantissimi sono i negozianti che stanno abbassando le saracinesche delle proprie attività. In via Fardella tantissimi sono i commercianti che hanno chiuso in via precauzionale: la maggior parte sono quelli di abbigliamento e di alta moda che hanno difficoltà ad evitare gli assembramenti e a far rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone e quindi hanno preso la decisione drastica. Chiudere per evitare il peggio in futuro.
Anche l’Associazione Ristoratori Trapanesi ha preso la decisione netta. “Questo esercizio preso atto delle misure di sicurezza emanate dal governo ed al fine di scongiurare il propagarsi del covid-19 rimarrà chiuso fino a data da destinarsi”. Così si legge negli avvisi delle vetrine dei ristoranti. “La nostra scelta viene attuata nell’ottica del bene e della salute dei nostri concittadini e spinta dal forte senso di responsabilità e civico che sentiamo nostri. La chiusura dell’esercizio comporterà per noi un immenso sacrificio economico e dei danni incalcolabili ma siamo pronti a fare la nostra parte”. 11