A causa della chiusura disposta per limitare il contagio da coronavirus su tutto il territorio nazionale, anche le scuole trapanesi si organizzano con la didattica a distanza. Il liceo “Fardella-Ximenes”, l’Istituto superiore “Salvo-Buonarroti”, l’Industriale “Leonardo da Vinci” e altre scuole superiori della vicina Erice come l’Alberghiero “Florio” ma anche le medie come l’Istituto comprensivo “Bassi-Catalano” hanno coinvolto gli studenti utilizzando le modalità offerte dal web.
L’iniziativa – scrive la dirigente della “Bassi-Catalano” Ornella Cottone, è volta a “mantenere vivo il contatto con gli studenti e con le loro famiglie in questo momento di disorientamento a livello nazionale, considerate le disposizioni di emergenza attuate dal Governo”.
“La finalità di quest’attività a distanza non è – spiega – quella di attuare una sperimentazione didattica alla quale non tutti potrebbero essere pronti, bensì di assicurare una continuità educativa che tenga gli alunni attivi e li veda protagonisti delle proposte didattiche alternative come nativi digitali dotati di intraprendenza, stimolando la loro partecipazione, soprattutto attraverso mezzi digitali a loro più congeniali”.
I docenti delle varie discipline organizzano, per ciascuna classe, nelle ore mattutine e secondo l’orario di servizio, la condivisione – tramite Google classroom, gruppi Whatsapp, registro elettronico, email, videochiamate – di argomenti e attività a beneficio degli studenti che con la stessa modalità svolgono e consegnano i compiti assegnati.
Se le misure preventive stabilite dal decreto del 4 marzo dovessero subire una proroga
oltre il prossimo 15 marzo, le attività di didattica a distanza saranno protratte fino alla ripresa delle consuete lezioni in presenza. I compiti svolti con la modalità alternativa sono valutati nell’ambito del percorso formativo di ciascun alunno e confluiranno, ovviamente, tra gli elementi di valutazione dei docenti al termine del quadrimestre.
In questo scenario è fondamentale il ruolo delle famiglie che sono anche invitate a mantenere, tramite gli strumenti in loro possesso, i contatti con gli insegnanti dei propri figli per favorire la continuità dei processi di apprendimento.