C’è anche il dirigente del Genio civile di Trapani, l’ingegnere capo Giancarlo Teresi, tra le persone arrestate dalla Polizia nell’operazione denominata “Ottavo cerchio” in esecuzione di undici misure cautelari, tre in carcere e otto ai domiciliari, firmate dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Messina.
Il dirigente – finito ai domiciliari – avrebbe intascato mazzette dall’imprenditore edile Giuseppe Micali quando si è trovato a fare il direttore dei lavori dell’appalto per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo, un’opera da 800 mila euro. Per assicurarsi l’appalto Micali gli avrebbe regalato – secondo gli inquirenti – il denaro per l’acquisito di un’auto d’epoca, un soggiorno gratuito in un hotel di Messina e una cena per lui e per altre cinque persone in un ristorante di Milazzo.
Al centro della vicenda portata alla luce dai magistrati della Procura dello Stretto, infatti, ci sono alcuni lavori pubblici eseguiti a Messina e Mazara del Vallo, oltre ad alcune gare in complessi condominiali gestiti da A.Ri.sMe., l’Agenzia per il risanamento di Messina.
L’indagine ha svelato un sistema che avrebbe coinvolto anche esponenti della criminalità organizzata di Messina come Antonino Bonaffini “Ninetta” e Marcello Tavilla. I funzionari pubblici e alcuni amministratori di condominio avrebbero incassato “mazzette” e altre utilità.
Tra gli arrestati c’è anche un autista in servizio alla Procura messinese, addetto all’accompagnamento dei magistrati, che avrebbe informato Tavilla dei movimenti del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, dandogli anche informazioni sullo stato delle indagini a suo carico.
Le accuse vanno dalla corruzione al trasferimento fraudolento di valori, passando per l’accesso abusivo al sistema informatico.
AGGIORNAMENTO ORE 12.30
L’assessore regionale alle Infrastrutture ha reso noto di aver dato incarico agli uffici di avviare le procedure per la sostituzione di Teresi alla guida del Genio civile di Trapani. Per le dichiarazioni di Falcone leggi qui.
