“Noi umani abbiamo la presunzione di avere le risposte ma non verranno su questa terra. Siamo qui a caricare di futuro la vita, ma la morte non è la fine del futuro. Non bisogna perdere la speranza. La chiave è la fede. In Aldo splende adesso la luce di Cristo che dà speranza agli uomini”. Con queste parole, ieri pomeriggio, il parroco del Santuario di San Vito Lo Capo, don Piero Messana, ha dato l’ultimo saluto ad Aldo Kenga, il giovane di 19 anni, di origini albanesi e residente a Macari con la sua famiglia, morto lo scorso 20 febbraio scorso dopo avere accusato un malore a scuola, all’Istituto Alberghiero “Florio” di Casa Santa Erice.
Oltre 500 persone hanno preso parte ieri al rito funebre spingendosi ai genitori e al fratello del giovane. Le esequie sono state celebrate dopo che, nei giorni scorsi, sul corpo è stata effettuata l’autopsia disposta dalla Procura di Trapani per fare luce sulle cause del decesso. Il referto dei sanitari dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani parla di pneumomediastino.
Al termine della celebrazione il parroco ha chiesto alla dirigente dell’Istituto Alberghiero, Pina Mandina, presente insieme a docenti e studenti della scuola, e al sindaco Giuseppe Peraino, di intervenire. Entrambi, visibilmente commossi, hanno espresso vicinanza alla famiglia e hanno ricordato il giovane. “Aldo era un ragazzo buono, molto amato – ha detto la preside -. Aveva dei sogni che voleva tradurre in grandi certezze. Era rispettoso della scuola e delle regole. Un modello per tutti noi”.
“Ringrazio i miei concittadini, la dirigente e gli alunni dell’istituto Alberghiero per essere stati vicini alla famiglia Kenga e alla nostra comunità che è stata provata da questa tragedia”, ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo che per la giornata di ieri aveva proclamato il lutto cittadino.
Alla fine della celebrazione un luogo applauso ha accolto il feretro dalla chiesa. Poi il lancio di palloncini bianchi e con la bara trasportata in spalla dai amici e familiari. Aldo Kenga è stato sepolto nel Cimitero comunale di San Vito Lo Capo.
