Dopo tanti mesi di attesa buone notizie per i 465 impiegati dei supermercati Forté ancora a carico della Meridi Srl e le organizzazioni sindacali. Al centro per l’impiego di Catania, infatti, è stata firmata la richiesta di cassa integrazione straordinaria.
Sarà adesso il Ministero dello Sviluppo Economico ad accogliere la proposta di cassa integrazione che avrà decorrenza dal 7 gennaio per un anno. Nel frattempo i lavoratori attendono anche il pagamento di sette mensilità arretrate. Oltre alla possibile cassa integrazione, resta in piedi l’ipotesi di acquisto dei 90 supermercati Forté siciliani da parte del Gruppo Apulia.
Soddisfazione è stata espressa da Mimma Calabrò, segretaria generale della Fisascat Cisl Sicilia: “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto. Nelle prossime settimane se il Ministero si pronuncerà positivamente i 465 lavoratori della Meridi srl potranno accedere alla cassa integrazione straordinaria, che permetterà loro di poter finalmente tirare un sospiro di sollievo”.
“Gli amministratori giudiziali si sono già messi in contatto con i fornitori e i proprietari degli immobili riattivando i flussi aziendali e facendo in modo che l’azienda possa registrare una ripresa ed essere appetibile sul mercato nel caso di eventuali acquirenti. Importante passo avanti, dunque, quello compiuto – conclude la sindacalista -. Continueremo a seguire, presso le Istituzioni gli sviluppi della vertenza sempre a fianco dei lavoratori coinvolti.
Per salvare l’azienda e i lavoratori, bisogna attivare nuovamente i punti vendita: al momento quelli aperti sono 71 su 92.
Intanto, stamane, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania – su delega della Procura distrettuale di Catania – hanno eseguito il decreto di perquisizione e sequestro emesso dal gip del Tribunale etneo, per l’ipotesi di bancarotta, della società Meridi s.r.l., società del Gruppo Finaria, la cui capogruppo – Finaria spa – ha quale azionista di maggioranza Antonino Pulvirenti.
L’allarmante esposizione debitoria della Meridi, dichiarata dallo stesso management della società e pari a oltre 90 milioni di euro di debiti erariali e previdenziali, ha determinato la dichiarazione dello stato di insolvenza e la conseguente nomina di commissari giudiziali da parte del Tribunale fallimentare di Catania. I finanzieri, in forza del decreto, sono chiamati ad acquisire tutti i documenti utili a favorire la ricostruzione dei rapporti commerciali intercorsi tra la società insolvente e le altre imprese del Gruppo Finaria.