Vini e oli di qualità in Sicilia, la certificazione resta all’Irvo

L’Istituto regionale del vino e dell’olio potrà regolarmente continuare l’attività di controllo e certificazione dei vini siciliani a “Do” e “Ig” e dell’olio a “Dop” e “Igp”. A darne notizia è il Ministero delle Politiche Agricole con una nota con cui viene revocata la sospensione e confermato l’Istituto quale organismo di certificazione e controllo per tutti i vini e gli oli siciliani a denominazione d’origine.

“Non sussistono elementi ostativi perché l’Istituto non continui a valutare le produzioni siciliane – si legge nella nota – affinché possano fregiarsi della denominazione d’origine ed essere sempre più apprezzati dai mercati nazionali e internazionali”.

Una convenzione con il Dipartimento Agricoltura, che ha messo a disposizione 74 dipendenti qualificati, per implementare le attività ispettive in campo e nell’attività di certificazione; l’approvazione dei bilanci consuntivi dal 2014 al pluriennale 2019/2021, che hanno consentito all’Istituto di essere in regola con la situazione contabile e pertanto di ricevere i trasferimenti regionali atti al suo funzionamento; un piano di formazione a tutti i livelli e per tutti i ruoli ricoperti nel processo di controllo e certificazione; l’istituzione di un “Comitato ricorsi”per i controlli afferenti entrambi i settori del vino e dell’olio, sono soltanto alcune delle azioni poste in essere dal governo Musumeci per il rientro delle criticità, a suo tempo, contestate dal Ministero.

“Con soddisfazione – commenta la commissaria straordinaria dell’Irvo, Alessia Davì – accogliamo la decisione del Ministero sulla certificazione dei vini siciliani. Il provvedimento chiude una fase di affanni e incertezze per l’ente e ne apre una nuova di prospettive e ulteriore rilancio”.