“Ciao caro sindaco, scusa se ti disturbo. Io sono Giulia e vorrei esporti un mio problema ormai diventato quasi una fatica insormontabile”.
Giulia è una bambina che ancora non è nata ma ha scritto una lettera aperta al sindaco di Trapani.
“Mi trovo ancora a dover vivere in simbiosi con la mia mamma Simona, la quale (all’ottavo mese di gravidanza) con me nel suo pancione, sin dal mio primo battito ha dovuto affrontare ogni giorno le “montagne russe” affinché potesse espletare il suo lavoro in ufficio”.
I genitori, Benny Fatebene e Simona Nola, abitano in via Antonino Franco, nella periferia del capoluogo trapanese. La strada è per metà asfaltata, ma con enormi crateri, e metà no. Inoltre, troppo spesso nascono mini discariche abusive nella stessa via.
“Ho pensato di scriverti – si legge nella lettera – , ritenendo che essendo tu a capo di ogni decisione di assumere, potessi indicare una soluzione vera e fare in modo che il percorso possa essere più facilmente percorribile, ma soprattutto, più sicuro e pulito. Credo che questo mio piccolo problema non sia per te un’impresa impossibile. Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai dedicarmi e ti mando un grande bacio”.
sindaco Giacomo Tranchida “sta al gioco” e dichiara: “Cara Giulia, ti scrivo e ti dico che avevamo già ricevuto una segnalazione per questa strada ed abbiamo fatto una prima bonifica per i rifiuti solidi urbani. Presto verrà completata la pulizia. L’assessore Safina ha già predisposto l’acquisto dei materiali aggreganti per lo sterrato e possiamo garantire in un tempo ragionevole una manutenzione per chiudere le buche”.