Insieme ai cittadini del comitato “NoMarineResort” di San Vito Lo Capo anche il Direttivo di Italia Nostra dice “no” al progetto per la realizzazione del nuovo porto turistico nella rinomata località balneare del Trapanese.
“Lo scorso 9 gennaio – si legge in una nota diffusa alla stampa – una delegazione composta dalla presidente e dai due vicepresidenti, è stata ricevuta dal sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino a seguito della richiesta fatta per acquisire informazioni dirette e attendibili sul progetto presentato dalla Marina bay srl di Trapani.
“Il progetto prevedeva – prosegue la nota – oltre all’allungamento delle banchine esistenti, la cementificazione di 115.000 metri quadrati di superficie di fascia costiera e addirittura di spiaggia per la costruzione di tutta una serie di immobili (hotel a quattro piani di 90 posti letto con piscina, passeggiata privata sul lungomare, decine di appartamenti, villette, negozi, centri di benessere, parcheggi sotterranei…). Costo complessivo 40 milioni di euro. La Marina bay srl inoltre ne richiedeva la gestione per 48 anni!”.
Italia Nostra definisce “legittimo e motivato il grido d’allarme lanciato da tutta la popolazione (una parte della quale costituitosi nel comitato “NoMarineResort”), amministratori compresi, estesosi rapidamente a tutto il territorio nazionale” e aggiunge che “malgrado sia a conoscenza che la società proponente Marina bay abbia ritirato il progetto ma con l’intenzione di presentarne uno nuovo modificato, ha comunque voluto incontrare il sindaco per manifestare la ferma contrarietà alla costruzione di strutture completamente avulse dal contesto territoriale che, con l’abbaglio di grandi investimenti, sacrificano la bellezza del territorio sull’altare della speculazione edilizia”.
Il Direttivo definisce “ecomostri” le strutture previste “che vanno ad alterare i fondali con variazioni del moto ondoso e conseguente insabbiamento o erosione di spiagge e costa. Ecomostri costruiti sfruttando la legge Burlando che, nata con l’intento di definire e rendere agevoli e brevi le procedure per la costruzione di porti turistici, di fatto viene utilizzata come lasciapassare per la costruzione di residenze e servizi di lusso privati su beni demaniali pubblici”.
“Il sindaco – riferiscono da Italia Nostra – ha assicurato che anche la posizione dell’amministrazione è quella di anteporre la compatibilità ambientale delle proposte produttive alla mera speculazione e ha dichiarato che qualsiasi altra iniziativa di trasformazione promossa dalla società Marina bay o da altri proponenti sarà resa immediatamente nota in una pubblica assemblea aperta alla città e a tutte le associazioni per una preliminare trasparente verifica, valutazione e condivisione prima che possa esserne deliberata l’approvazione”.