Nuova tegola per il Trapani Calcio. Fabio Petroni, secondo quando riportato dall’edizione odierna del Giornale di Sicilia, sarebbe indagato dalla Procura Federale per doppia proprietà.
Infatti, secondo la Procura Federale, Petroni avrebbe «rivestito contemporaneamente il ruolo di socio» dei due club «dal 21 giugno al 9 luglio 2019». L’inchiesta conclusa lunedì scorso riguarda «una serie di accertamenti in merito alla compagine societaria e alla gestione economica e finanziaria delle società Trapani srl e Juve Stabia srl».
La doppia proprietà nella stessa serie non è consentita. Se dal Trapani Calcio non arrivano comunicazioni ufficiali, la Juve Stabia ha pubblicato lo scorso agosto un comunicato stampa dopo un articolo del Fatto Quotidiano.
«S. S. Juve Stabia fa riferimento a quanto pubblicato – si leggeva nel comunicato -, su un quotidiano nazionale, circa una presunta violazione della normativa Figc in tema di doppie proprietà nell’ambito di società calcistiche. Nel particolare si fa riferimento alla Juve Stabia ed al Trapani affermando che le due società avrebbero un unico proprietario. In relazione a quanto innanzi evidenziato ed al fine di evitare false informazioni che potrebbero mirare solo a destabilizzare l’ambiente in vista dell’inizio della stagione agonistica, sentiamo doveroso effettuare alcune precisazioni. La società Juve Stabia agisce ed ha agito sempre nel pieno rispetto della normativa di riferimento come accertato dagli Organi Federali Preposti».
«Nel caso in specie la compagine sociale della Juve Stabia – spiegava ad agosto la società campana – è costituita esclusivamente da Andrea Langella e Francesco Manniello i quali detengono ciascuno il 50% della società. Il signor Fabio Petroni, citato nell’articolo pubblicato, ha detenuto indirettamente, fino al mese di maggio 2019, quote di minoranza della società Juve Stabia attraverso la Capri Stabia Partecipazioni. Alla luce di quanto sopra esposto, d’altronde facilmente verificabile consultando i pubblici registri, la società Juve Stabia smentisce categoricamente le notizie riportate in quanto inesatte e assolutamente infondate».