Dopo aver presentato al Senato la sua storia nel libro autobiografico “Il profumo della speranza”, il trapanese Paolo La Francesca e la sua associazione “Hands for Adoptions” hanno portato questa storia anche all’estero: tradotto in portoghese, dal 6 al 9 novembre scorsi – in occasione della Giornata Mondiale delle Adozioni – il romanzo è stato presentato a San Paolo del Brasile e in altre città di quel Paese.
Come spesso accade alle persone adottate Paolo, giunto nella sua famiglia all’età di pochi mesi, una volta cresciuto ha avvertito la necessità di scoprire le sue origini e, attraverso una radio brasiliana, dopo mesi di ricerche è riuscito, nel 2017, a trovare la madre naturale.
Al di là della sua storia personale a lieto fine – le sue due famiglie sono anche venute in contatto – il libro è uno squarcio importante sul delicato tema dell’adozione e sul rapporto con la famiglia adottiva e la necessità naturale di andare alla ricerca delle proprie radici.
Alla luce della sua esperienza, La Francesca ha fondato l’associazione – insieme ad altri giovani adottati – che si occupa di sostenere le persone che intendono andare alla ricerca dei genitori biologici e delle famiglie adottive, soprattutto nella fase post adozione, con l’aiuto di figure specializzate.
L’associazione è stata presentata nel gennaio di quest’anno al Senato, è operativa su tutto il territorio nazionale e sta lavorando per presentare un disegno di legge proprio sul tema della ricerca delle origini da parte delle persone adottate, individuando un percorso ben definito che garantisca tutte le parti in causa.
Paolo La Francesca è laureato in scienze dei Servizi Giuridici e in Giurisprudenza. Dopo aver prestato servizio nell’Esercito per quattro anni – due al 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani e poi al Reggimento Lagunari Serenissima di Mestre – è entrato in Polizia dove attualmente svolge servizio.
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