“Io tra quelle donne, tutte diverse, accomunate dalla parola coraggio. Per me è stato davvero un regalo speciale, forse persino troppo”. Così ha commentato Angela Grignano, la 25enne trapanese rimasta ferita nell’esplosione di Rue de Trevise avvenuta nel gennaio di quest’anno a Parigi, il premio attribuitole dal club Inner Wheel “Palermo Normanna” – presieduto da Angela Fundarò Mattarella – e dedicato alla memoria di Emanuela Loi, la poliziotta morta insieme ai colleghi della scorta e al magistrato nell’attentato mafioso a Paolo Borsellino.
“Emanuela Loi aveva la mia età – prosegue Angela – quando è andata incontro al suo crudele destino. Lei non ha avuto un’altra possibilità ma se l’avesse avuta sono certa che oggi sarebbe stata in prima linea a combattere per rendere giustizia al genere femminile, al suo valore e non solo”.
La cerimonia di premiazione si è svolta a Villa Malfitano, a Palermo. Questa la motivazione del riconoscimento tributato alla nostra giovane concittadina: “I limiti esistono nell’anima di chi è a corto di sogni. Il sogno di Angela è la danza. A lei, al suo sogno, il ‘Premio coraggio Emanuela Loi’ 2019, per affrontare con coraggio questo difficile percorso ma con la determinazione di chi vincerà questa battaglia e ritornerà a danzare”.
La targa ricordo è stata consegnata ad Angela da Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio, “insieme – racconta la giovane – ad un’agenda speciale con all’interno 18 punti importanti che saranno guida per il mio percorso di vita. Onorata di essere stata premiata da lei”.
“Sono fiera di essere donna – ha detto Grignano che ha dedicato il premio a sua madre e a tutte le donne incontrate nel suo percorso di vita – di amare la vita e di poter testimoniare quanto di bello ci sia in questa esistenza, nonostante le grandi difficoltà. Grazie ad Angela Fundarò Mattarella, e alla sua squadra, per avermi arricchito l’anima tramite la conoscenza di queste storie incredibili. Grazie a voi, meravigliose creature che ho avuto modo di conoscere, per rendere il mondo un posto migliore. Chissà quante altre “DONNE CORAGGIO” ci sono in giro che vestono il proprio dolore con il sorriso! A voi tutte dico #avantitutta”.
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