“Costruttori di umanità” a Trapani a sostegno di Mediterranea Saving Humans

Si è svolto ieri pomeriggio un’incontro al Centro di cultura gastronomica Nuara di Trapani, protagonisti sono stati i “costruttori di umanità”, testimoni di viaggi, esperienze personali e progetti sul tema dei migranti e della loro accoglienza in riferimento alla politica italiana, dove si inizia a parlare di ius culturae.

L’evento “Trapani mediterranea”, è stato organizzato da “Punto dritto” in collaborazione con altre associazioni, e – nelle intenzioni – si inserisce nel solco dell’esperienza di “Un Mediterraneo di Pace”.

All’incontro, moderato da Valentina Villabuona, ha partecipato Maria Pia Erice, che ha raccontato di un “Mediterraneo di Pace” dall’inizio del progetto fino all’ultima edizione dello scorso settembre a San Vito lo Capo.

La psicologa Ester Russo ha presentato una nuova realtà, ancora in fase embrionale e di promozione a Trapani. Si tratta dell’azione della Onlus “Refugees welcome Italia”, che si occupa dell’accoglienza e dell’inclusione sociale dei migranti partendo dal concetto di ospitalità. Una modalità diversa di integrazione con l’inclusione di queste persone, sradicate dalle proprie vite, all’interno delle famiglie italiane.

Fausto Melluso, attivista di “Mediterranea Saving Humans”, nel suo intervento, oltre a raccontare esperienza dell’ong nel salvataggio di migranti,  ha sottolineato l’esigenza di riformare l’attuale sistema di ingresso nella “Fortezza Europa”: una modalità che è rimasta – di fatto – solo quella dell’asilo politico per tutti coloro che attraversano il Mediterrano per fuggire dalla guerra o per cercare un’opportunità di vita migliore. Melluso ha auspicato che l’Europa sostenga il tema della politica estera come bene comune.

Il fotoreporter trapanese Francesco Bellina, autore di diversi reportages su migranti e migrazioni diffusi anche su importanti testate italiane e internazionali,  ha raccontato il suo viaggio sulla “Mare Jonio”, la nave della Ong Mediterranea Saving Humans, che ha compiuto negli scorsi mesi un grosso salvataggio di vite umane nel Canale di Sicilia.

Durante il suo racconto sono state proiettate alcune foto del suo reporage “On a gagné”: tra queste l’immagine del trasbordo – ormai diventata un simbolo – del volontario che alza al cielo un bambino salvato dalle acque per consegnarlo tra le mani di chi lo porterà al sicuro, sotto lo guardo attento della madre.

Il deputato del Partito Democratico Fausto Raciti ha concluso la serie degli interventi tracciando il quadro dell’attuale situazione in Libia e nei Paesi africani da cui le persone fuggono per provare a raggiungere l’Europa e ha auspicato che l’Italia si faccia parte attiva per fermare le morti nel Mediterraneo ma, soprattutto, che ci sia un’azione civile in grado di coinvolgere i cittadini oltre che un necessario cambio di passo sostanziale dell’attuale governo italiano rispetto alle precedenti posizioni di chiusura sul complesso fenomeno dei migranti.

Infine l’intervento di Corinne, volontaria di “Lindersvold DRH”, che ha raccontato la sua esperienza in Africa insieme ad altre due giovani, Marta e Alessandra, con il progetto “Take 10”, un programma che prevede lo studio e la realizzazione di soluzioni per migliorare le condizioni di vita nei Paesi africani.

Al termine degli interventi dei “costruttori di umanità” si è svolto un apericena organizzato dal Nuara-Cook Sicily a sostegno della campagna di raccolta fondi per “Mediterranea Saving Humans”.