Una fontana da salvare. Per troppo tempo la fontana antistante il vecchio ospedale di piazza Lucatelli è abbandonata a se stessa. In numerosi locali che ora animano la piazza ciclicamente la puliscono ma non basta. Ci vuole una riqualificazione totale della fontana.
A chiederne il restauro è la consigliera Anna Garuccio che “Facendo seguito a quanto segnalato da alcuni cittadini riguardo lo stato di degrado della scultura marmorea raffigurante il cavallino marino – scrive la consigliera – posto al centro della vasca in piazza Lucatelli e che il cavallino marino e l’intera fontana già da tempo versano in uno stato di degrado dovuto essenzialmente allo stato di abbandono e in parte all’ultimo intervento di restauro non idoneo che presumibilmente ne ha peggiorato lo stato di degrado chiedo all’amministrazione comunale di intervenire in tempi brevi con un restauro completo, sia della statua che della fontana, ridando così il giusto decoro alla piazza”.
Una piazza che grazie ai commercianti è tornata a vivere dopo anni di degrado anche se la condizione di Palazzo Lucatelli è ancora in stand-by. Costruito nel 1455 come nosocomio cittadino, subì delle modifiche tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII per volere del Lazzaro Lucatelli (o Locadelli). In una nicchia posizionata sopra l’apertura del balcone del secondo piano vi è il busto raffigurante il Capitano Lucatelli circondata da volute. Questi lavori diedero al palazzo un aspetto barocco spagnoleggiante. Alla fine del 1700 il Palazzo subì ulteriori rimaneggiamenti dagli architetti Giovan Biagio Amico, Paolo Rizzo e Vincenzo Liotta.
Attraverso il lavoro dell’assessora Andreana Patti, pare possa essere salvo il finanziamento della Ales da due milioni di euro per ripristinare lo stabile.
Qualora tutto si rivelasse positivo, il Comune acquisirà il progetto dell’Ente Luglio Musicale per la realizzazione di un Polo Culturale Polifunzionale che prevede una biblioteca, un auditorium da 200 posti, uffici del Luglio, un angolo espositivo di argenti, appartenenti all’ antica tradizione trapanese dei misteri, una zona di “Art Hotel” (un hotel con collezioni artistiche che si rinnova ogni tre mesi) in collaborazione con il Museo Pepoli e uno spazio per le acqueforti del Piranesi.
In aula, riguardo la fontana, l’assessore Dario Safina ha risposto alla consigliera che “È intenzione dell’amministrazione comunale attenzionare tutta la piazza e presto prenderemo contatto con la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani per studiare la migliore soluzione di intervento”.