Diffamazione, concessa proroga nelle indagini sul senatore Santangelo

Il gip Piero Grillo del Tribunale di Trapani ha accolto la richiesta avanzata dalla pm Giulia Mucaria di prorogare di sei mesi le indagini preliminari sul senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, indagato per diffamazione aggravata.

La vicenda risale ai primi di marzo dello scorso anno quando si votava per il rinnovo del Parlamento nazionale dove Santangelo era candidato. In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook l’esponente del M5S, affermava “d’aver colto sul fatto [ndr. nel quartiere San Giuliano] chi stava staccando il manifesto dei 5 Stelle. Sono stati due Vigili Urbani del Comune di Erice. Abbiamo già avvertito i Carabinieri che sono venuti e hanno verificato la situazione e ora ci spostiamo in Caserma per denunciare i fatti”.

La sindaca pubblicò su Facebook una dichiarazione nella quale riferiva che il Comando della Polizia Municipale di Erice, impegnato nelle verifiche sul rispetto degli spazi di affissione, aveva trasmesso una relazione ai Carabinieri, supportata da materiale fotografico, con la quale si spiegava dettagliatamente l’episodio a cui faceva riferimento il video di Santangelo e il corretto comportamento degli agenti che non avevano fatto altro che far rispettare le norme sulla propaganda elettorale.

In pratica quei manifesti erano stati rimossi perchè occupavano uno spazio assegnato ad altra forza politica e non erano stati gli unici ad essere eliminati nello stesso contesto.
Per questo motivo Daniela Toscano, giusta delibera del 13 aprile dello stesso anno, denunciò il senatore trapanese per diffamazione aggravata sottolineando nel suo esposto anche i commenti offensivi e denigratori nei confronti degli agenti della Polizia Municipale che gli utenti del social pubblicarono sotto al post.