Sicilia denigrata a “Non è l’Arena”, Lo Curto (Udc) chiede intervento dell’Agcom

L’intervento dell’Agcom sulla trasmissione ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti. Ad invocarlo è la capogruppo dell’Udc all’Ars Eleonora Lo Curto che ha inviato una lettera al presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava chiedendo il suo intervento “presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per la deliberata azione denigratoria posta in essere nei confronti della Sicilia”.

Al centro dell’attenzione la puntata andata in onda lo scorso 8 ottobre e le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore lombardo Gianluca Brambilla. “Frasi – sottolinea Lo Curto – dal tenore chiaramente razzista nei confronti delle popolazioni meridionali e segnatamente contro i siciliani descritti come soggetti geneticamente inferiori” e “lesive della dignità del nostro popolo e ancor più dei principi costituzionali di uguaglianza di tutti i cittadini italiani che sono posti a fondamento della nostra Repubblica”.

La deputata dell’Udc evidenzia, inoltre, come nella stessa puntata sia stato consentito a Brambilla “di magnificare e incoraggiare condotte corruttive. Brambilla infatti ha elogiato l’ex presidente della Lombardia Roberto Formigoni che, seppure condannato in via definitiva per fatti di corruzione, ha costruito una sanità eccellente. Ciò quasi a voler significare che esiste un sistema corruttivo che può essere salvato nel giudizio morale dell’opinione pubblica e che è persino da imitare”. Una affermazione che “è inaccettabile possa essere propalata in una trasmissione televisiva seguita da un pubblico vastissimo”.

“Riprovevole”, secondo Lo Curto, anche l’atteggiamento tenuto da Giletti di fronte all’imprenditore siciliano Salvatore Ombra – attualmente presidente di Airgest “che ha tentato di difendere doverosamente la dignità del popolo siciliano denunciando la carenza di infrastrutture mai realizzate dal governo nazionale con danno all’economia della Sicilia e i ritardi nella ricostruzione del ponte Himera rispetto al Ponte Morandi. Giletti – continua – ha sostenuto che il ponte genovese è ben più importante di quello sull’autostrada Palermo-Catania poiché aiuta le imprese a trasportare le merci nei paesi d’oltralpe, ammettendo di fatto che noi siciliani dobbiamo accettare con fatalità la nostra condizione di svantaggio infrastrutturale che ci rende un popolo di affamati e assistiti”.

Dalla parlamentare Lo Curto anche l’invito al presidente dell’Antimafia regionale a “chiedere formalmente al signor Giletti di porre domande all’ex governatore [ndr Rosario Crocetta], ospite assiduo a Non è l’Arena, sul sistema Montante di cui è stato espressione e garante nel corso del suo governo posto al servizio dello stesso ‘demiurgo Montante’”.

“Tutto questo – conclude la deputata – va fatto a salvaguardia delle istituzioni e della dignità del popolo siciliano, nel rispetto dei principi costituzionali violati dalla trasmissione televisiva e nel convincimento che nelle dichiarazioni di cui le ho dato sintesi vi sia una chiara apologia della superiorità della razza e del reato di corruzione in aperta violazione della Costituzione e del Codice penale”.