Aggressione ai danni di due agenti della Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Trapani. L’episodio si è verificato nel reparto “Mediterraneo”. Il trapanese N.P., che pochi minuti prima aveva avuto un violento scontro con un compagno di cella ed era stato per questo motivo spostato temporaneamente in una delle stanze adibite ad scolastiche al piano terra, al momento in cui un poliziotto è andato ad aprire la porta per condurlo altrove gli si è scagliato contro brandendo una delle gambe in metallo di una sedia e lo ha raggiunto al capo.
Ad intervenire per primo è stato uno degli educatori del carcere che si trovava in una stanza della stessa sezione per una riunione del Consiglio di disciplina.
Un altro poliziotto, accorso in aiuto del collega, è stato raggiunto da un pugno al volto. Entrambi sono stati condotti al Pronto Soccorso dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. L’agente colpito alla testa ha riportato una ferita lacero-contusa che è stata suturata con quattro punti dai sanitari ed è in attesa di effettuare una TAC.
Il detenuto è stato posto in isolamento nell’attesa dei provvedimenti del caso. Due giorni fa si era reso protagonista di un altro episodio violento: aveva dato fuoco ad uno dei materassi della sua cella.
Aggiornamento ore 15.40
Sull’episodio si registra, puntuale, la presa di posizione del segretario regionale della UilPa Polizia Penitenziaria Gioacchino Veneziano: “Chiedo al Ministro della Giustizia – si legge nella nota diffusa alla stampa – se è vero, come dice in pubblico, che ama la Polizia Penitenziaria, di ripresentare al primo Consiglio dei Ministri le modifiche del Codice penale che riguardavano i poliziotti, unitamente alla necessaria norma di aumento reale dell’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria, considerato che ormai si tratta solo di portate la pelle a casa”. “Nel reparto Mediterraneo – conclude Veneziano – sono richiusi oltre 200 detenuti comuni, controllati da appena sei poliziotti”.