Da mesi, ormai, si parla del piano di promozione turistica del territorio provinciale trapanese avviato dal Distretto turistico della Sicilia occidentale con la partecipazione finanziaria dei Comuni per circa 2.5 milioni di euro.
Per questo motivo stupisce, non poco, la nota stampa diffusa oggi dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Raimondo Cerami, che si dice “sorpreso” da tale iniziativa e sottolinea che l’ente che guida “ha già adottato con proprio provvedimento uno strumento programmatico denominato ‘Strategia del LCC di Trapani 2020’finalizzato allo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio provinciale, che è stato da tempo messo formalmente a disposizione dei 24 Comuni facenti parte delle agenzie di sviluppo locale con soci pubblici”.
“L’intendimento – aggiunge ora Cerami – era quello di dotare il LCC di Trapani di un documento programmatico, utile per un ragionamento che tutti gli attori del territorio (Comuni e tutte le agenzie produttive ed associative operanti nel territorio) sono chiamati a sviluppare attorno ad un tavolo tecnico per elaborare insieme un’ipotesi di sviluppo socio-economico del territorio trapanese che miri a stimolare e attrarre interventi ed azioni pubbliche di ampio respiro”.
Il commissario straordinario della ex Provincia dice di “non comprendere, pertanto, l’iniziativa intrapresa dal Distretto turistico a fronte di un iter già avviato che ha registrato diverse riunioni con i Comuni e i vari rappresentanti dei Gal e GAG e dello stesso Distretto turistico per passare alle fasi attuative della Strategia 2020, tenendo anche conto che il LCC è già dotato di un portale turistico in multilingue con classificazione delle risorse geo-referenziate, ricche di contenuti, itinerari, eventi, brochure, video, autoguide, elenco delle strutture ricettive soggetti a verifiche e controlli periodici di idoneità, collegato con i principali socials in uso ed eventualmente da implementare con nuovi servizi interattivi, quali ad esempio realtà aumentata o app da destinare agli smartphone”.
Il riferimento è alle spese per consulenze varie e per la creazione di un sito internet da parte del Distretto turistico “per un importo previsto – scrive Cerami – di 307.500 euro”.
Secondo il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani “comportamenti di questo genere fanno correre il serio rischio di duplicare sul territorio le iniziative con aggravi di costo, quando invece la vera sfida per attrarre maggiori risorse finanziarie previste dagli innumerevoli Assi, Misure e Sottomisure dei vari programmi europei, nazionali e regionali dovrebbe essere quella di presentarsi coesi come territorio provinciale con un’unica strategia di sviluppo che comprenda anche un Piano di promozione di tutto il territorio, capace di risollevare i flussi turistici in provincia di Trapani, che è in forte sofferenza per le notorie difficoltà che sta attraversando l’aeroporto Trapani-Birgi”.
Cerami conclude auspicando che “la sinergica azione dei 24 Comuni venga invece indirizzata, nell’ottica del ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, verso il modello organizzativo ‘Destination Management Organization” (DMO) che il LCC di Trapani può coordinare e gestire”.