Il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa “Vincenzo Tusa” ospiterà per due giorni, oggi e domani, la XV edizione del Premio “Pino Veneziano” organizzato dall’associazione “Selinunte Cunta e Canta” che, attraverso questo riconoscimento conferito a personalità della cultura, ricorda la figura di Pino Veneziano. Cantastorie, personaggio singolare e schivo, restio alle luci della ribalta, possedeva una voce particolarissima, notata negli anni Settanta e Ottanta a Lucio Dalla e da Fabrizio De Andrè, che lo volle come spalla al suo primo concerto in Sicilia. La sua personalità ha incantato il poeta Ignazio Buttitta che scrisse la presentazione al suo unico disco, pubblicato nel 1975, e anche lo scrittore argentino Jorge Luis Borges.
Direttore artistico della manifestazione è il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri che incontrerà personalità del mondo della musica, del teatro, del cinema e della scrittura: “Il Premio, ideato per non dimenticare la figura di Pino Veneziano, è tra le manifestazioni più longeve e caratterizzanti di questo territorio. Sto lavorando per aprirlo ad altre forme d’arte come la letteratura, il teatro, il cinema, e sullo stesso solco delle precedenti edizioni, a disseminare gli eventi in molti dei suggestivi luoghi che appartengono a questa parte di Sicilia”.
Oggi, tra le rovine dell’Acropoli del Parco Archeologico, davanti alla “Casa del Viaggiatore”, dopo la presentazione del Premio alle 19.30, l’attore Fabrizio Ferracane leggerà “Intervista impossibile a Leonardo Sciascia”, testo di Gaetano Savatteri dedicato a uno dei più autorevoli scrittori del Novecento italiano “la cui voce ha completamente ripensato il canone della scrittura saggistica e narrativa e il cui impegno testimoniale, critico e politico ha riscritto il ruolo dell’intellettuale”.
A seguire alle 20.30 si svolgerà l’incontro con la scrittrice trapanese Stefania Auci che autrice best-seller “I leoni di Sicilia”, romanzo rivelazione dell’anno. La serata sarà accompagnata da interventi musicali del quartetto siciliano “Toscanini Jazz”.
La kermesse selinuntina, con la collaborazione della città di Campobello di Mazara, continuerà domani, 30 agosto, alle Cave di Cusa, sito di grandissimo interesse culturale e paesaggistico, con l’autrice messinese Nadia Terranova, finalista al Premio Strega 2019 con il libro “Addio fantasmi”, che racconta l’ossessione di una perdita, la storia di una donna che, tornata nella casa d’infanzia, dovrà affrontare i fantasmi che hanno condizionato la sua esistenza.
Al crepuscolo sarà possibile assaggiare le delizie culinarie dell’associazione “Raggio di Sole” di Campobello di Mazara. Alle 21.30 la cerimonia del conferimento del Premio “Pino Veneziano” a Mario Incudine, attore, cantante e polistrumentista ennese, e a Sergio Bonanzinga, etno-musicologo messinese docente dell’Università di Palermo.
La serata si concluderà con il concerto di Mario Incudine che inizierà alle ore 22 alle Cave di Cusa: “Un’ambientazione che bene si presta ad accogliere manifestazioni sostenibili che aggregano un pubblico cosciente del valore della storia e dell’ambiente. La genesi dell’Architettura e dell’Arte Antica – ha dichiarato l’architetto Bernardo Agrò, nuovo direttore del Parco – è rappresentata alle Cave dal banco antico di calcarenite, scelto dai Selinuntini, che desta meraviglia ancora oggi. Un luogo dove si riesce a cogliere il suono armonico del fare degli scalpellini”.
L’ingresso a tutti gli eventi del festival è gratuito.