Le “casette rosa” di via La Grutta non dovranno essere sgomberate. Il Comune di Trapani, infatti, ha disposto un prelevamento dal fondo di riserva per l’importo di trenta mila euro per evitare che la “Comunità alloggio e casa famiglia per portatori di handicap” sparisse.
Inoltre, ha contestualmente disposto al responsabile dei servizi finanziari la predisposizione di apposita variazione di bilancio a valere sugli esercizi finanziari 2020 e 2021 non appena lo stesso venga adottato dal Consiglio Comunale al fine di permettere l’espletamento della gara di appalto almeno su base biennale.
Nell’attesa che venga concretizzato con l’effettivo finanziamento, l’amministrazione può soprassedere al trasferimento dei disabili psichici presso altre strutture convenzionate e avviando contestualmente le specifiche procedure previste dal codice degli appalti anche con temporanei affidamenti diretti e fino alla chiusura dell’esercizio finanziario 2019.
Promotore dell’iniziativa è l’assessore Enzo Abbruscato che al riguardo ha affermato che “riguardo l’affidamento della struttura Comunità alloggio per disabili psichici in via La Grutta di proprietà comunale è bene precisare che al momento il Bilancio non è ancora stato approvato dal Consiglio Comunale e pertanto non può provvedere alla normale erogazione del servizio tramite una assegnazione attraverso un bando”.
La procedura scelta, però, tutela il servizio.
“Ovviamente – continua l’assessore – tale servizio non può avere mancanza di continuità. In buona sostanza si è proceduto come già fatto nell’anno scorso a una proroga che in questo caso sarà breve”.
Ad inizio settembre il Consiglio comunale passerà all’approvazione del bilancio di previsione e quindi verrà effettuata una gara.
“Si è reso necessario un provvedimento ad hoc per evitare che i soggetti ospitati all’interno della comunità non verranno dimessi. Si darà – dice Enzo Abbruscato – una continuità di servizio nei luoghi e si darà, invece, un servizio diverso per quanto riguarda il soggetto affidatario. La norma, precisamente il decreto legislativo 267 del 2000, prevede che tale gestione sia in capo al dirigente quale non può che osservare le norme e le leggi vigenti che in mancanza di uno strumento finanziario approvato impedisce di dare un servizio più lungo di questo nelle more della gara che noi riteniamo di dover fare. Speriamo – conclude – di poter allungare ma riteniamo che sia giusto che tutte le somme per arrivare all’anno prossimo. Nel 2020 quindi arriverà una gara triennale. È nostra premurata dare una continuità del servizio”.