Questa mattina è stato presentato il “nuovo/vecchio” direttore sportivo del Trapani Calcio, Raffaele Rubino. La sala stampa si è lanciata in un applauso fuori programma.
Rubino, infatti, non ha potuto festeggiare con i giocatori e con lo staff tecnico la promozione in B, ma la Coppa è tornata al suo posto. La maglia celebrativa anche, insomma, tutto ciò che andava messo a posto, è stato fatto.
Un contratto biennale per lui e una promessa: “Entro 36/48 ore arriverà il nuovo allenatore”.
Sono tante le emozioni che devono essere rimesse dove competono. “Non vi nego l’emozione, è come se fosse il primo giorno. Non è stato facile non toccare per mano qualcosa che si era costruito. Devo ringraziare chi ci ha aiutato l’anno scorso. Ringrazio l’amministratore delegato Petroni e il presidente Heller di avermi dato la stima e in mano la società dal punto di vista sportivo. È un percorso di autostima. Trapani mi ha dato emozioni pazzesche e dobbiamo continuare un lavoro. Possiamo girare pagina. Qualcosa di unico. Ma dobbiamo lavorare per un nuovo percorso che sarà difficoltoso. Dobbiamo fare il massimo da tutti i punti di vista. L’anno scorso ero quasi solo, è stato complicato, oggi in ogni settore abbiamo persone qualificate. L’obiettivo deve essere una salvezza”.
Riguardo la costruzione della squadra Rubino è chiaro: “I giocatori di nostra proprietà difficilmente di muoveranno, non mi privo di questi tesserati. Solo se qualcuno mi chiede la cessione valuteremo le situazioni. C’è da costruire una squadra da una base piccola.
Mancano i portieri, siamo vicini alla riconferma di Dini. Cercheremo un secondo di prospettiva e proveremo a sentire Ferrara per farlo tornare.
Vorrei riportare qui chi ha vinto il campionato come Costa Ferreira. Stefano Scognamillo non escludo il ritorno anche se è cercato da club di B e C. Per quando riguarda i giocatori svincolati difficilmente torneranno, i giocatori in scadenza vanno rivisti e a cui va prolungando il contratto. Pagliaurlo è un leader silenzioso, che sa lavorare, una bandiera e deve essere una linea guida ai giovani. Luca è consapevole e sa che potrebbe anche non giocare titolare.
Nella mia idea c’è un asse portate da Serie B.
Ci vorrà più tempo per il reparto offensivo. Nzola è un giocatore che ritengo importante. È stata una mia piccola scommessa, ha avuto un percorso altalenante. Il mese dei playoff potrebbe avergli fatto fare una maturazione importante. Mi piacerebbe che restasse ma vedremo il mercato. I giocatori in prestito e svincolati sono cresciuti molto. I rapporti con i club di Serie A sono ottimi. Prenderò un mix di giocatori di giovani già affermati e giocatori d’esperienza”.