“Allo stato: zero + zero = tante chiacchiere”. Così il sindaco di trapani, Giacomo tranchida, definisce l’azione del governo regionale per risolvere lo stato di crisi dell’aeroporto di birgi. Il primo cittadino, in una lunga nota diffusa alla stampa, si toglie qualche sassolino dalla scarpa, dopo le polemiche e le accuse del comitato #sevolovoto seguite all’incontro con Nello Musumeci dello scorso 29 giugno a Palermo.
“Il Presidente della Regione, dominus di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Birgi – commenta Tranchida – ci parla da oltre un anno di sistema unico aeroportuale siciliano, poi ci ripensa in corso d’opera e, cambiando “rotta”, opta per l’ipotesi di due sistemi aeroportuali (Sicilia occidentale e orientale). Addirittura chiama come consulente gratuito un grande amico del sindaco Orlando (dominus dello scalo palermitano), Vito Riggio – pensionato Enac e da sempre fautore della “soppressione” di Birgi – al fine di far leva sullo stesso sindaco di Palermo che, da nove mesi a questa parte, babbìa [ndr scherza] sul sistema integrato aeroportuale Sicilia occidentale, diversamente non mancando di presenziare e benedire convegni marsalesi sull’Area Vasta, cioè un sistema integrato e strategico di sviluppo socio economico e infrastrutturale”.
“Si sa – prosegue il sindaco – che sarebbe più facile trattare direttamente con le compagnie aeree da posizioni strategiche e di forza (esempio: da titolare di sistemi aeroportuali integrati, unico siciliano o Catania-Comiso e Palermo-Trapani-Pantelleria-Lampedusa. Diversamente il coltello dalla parte del manico lo detengono sempre le compagnie aeree determinando anche i costi dei loro servizi. Il Presidente della Regione dovrebbe e potrebbe mettere sul tavolo la sua autorevolezza istituzionale, perché non lo fa? C’è da dire che, tra l’altro, accoglie, bontà sua, dopo nove mesi di stimoli e solleciti, tra le proposte da noi avanzate, quella della liberalizzazione del trasporto turistico su gomma da e per gli snodi turistici e strategici (aeroportuali, per cominciare), onde favorire i collegamenti low-cost dei turisti che sbarcando su Palermo vengono attratti dal nostro territorio, ma ad oggi non risulta nemmeno lo straccio di tre righe di decreto.
Il Presidente Musumeci, poi, oltre a dirlo da qualche mese ad ogni occasione (tipo “sventolar sarda…”) pare abbia anche ribadito recentemente alla delegazione del comitato #sevolovoto, di voler impiegare un po’ di soldi per pubblicizzare e sostenere la creazione della destinazione Sicilia occidentale, ma non ci risulta, sempre al netto delle anzidette chiacchiere, che ci sia un 1 cent/€ dedicato a ciò nella programmazione dell’Assessorato al Turismo”.
Tranchida critica anche la scelta di creare il Comitato consultivo l’aeroporto di Trapani: “Da vecchio volpone politico da ante prima Repubblica, in assenza di idee e azioni concrete e risolutive, si inventa il comitato tecnico istituzionale per Birgi (dietro cui nascondersi e/o mimetizzare l’assenza di concrete azioni, magari tentando di condividere insuccessi prevedibili) onde cercare di mettere dentro tutti gli attori territoriali e istituzionali che possano esprimere proposte d’iniziativa (…atteso che dal suo governo partorisce in merito il nulla?) ma gradisce sudditanza culturale e silenzio celebrale … e a tal proposito ricordo non solo le intimidazioni ma anche le sue espressioni poco felici nei miei confronti, reo di ricordagli di fare il Presidente della Regione e dunque di darsi una mossa per l’aeroporto di Birgi che gestisce per competenza e titolarità”.
“Nel comitato tecnico di sabato scorso – prosegue il sindaco di Trapani – leggo dalla stampa che il Presidente Musumeci, oltre a pensare di poter risolvere il problema “autonomistico” siciliano in Europa (test Meo?!? Suggerito dagli attuali vertici nominati di Airgest), si presenta con il “piattino in mano” ai Cinque Stelle dai quali apprende, come questi gli ricordano, che Birgi è sua competenza e non nazionale (mezza bugia questa, atteso che da un governo nazionale mi sarei aspettato maggiore attenzione per le regioni più in difficoltà, quale la Sicilia, dal punto di vista socio economico ed infrastrutturale, competenza questa statale). Attenzione che il Governo nazionale dovrebbe avere per la provincia di Trapani e lo stesso aeroporto di Birgi dal quale pensa, invece, di far volare l’inaugurazione del nuovo drone Falco Explorer? forse ricognitivo a caccia di disperati migranti?). Preferiremmo – continua Tranchida – pari strategico impegno affinché s’inaugurasse un’attenzione seria e non parolaia facendo tornare a volare un po’ di turisti, diversamente “allontanati“ da un grande evento promozionale e di marketing in conseguenza del taglio quote tonno e dunque mattanza 2019 fallita a Favignana”.
Secondo il sindaco di Trapani “due sono le cose nel disinteresse del governo nazionale: o Musumeci non ha le necessarie competenze per governare e risolvere anche questa vitale emergenza, e questo un po’ ci sorprenderebbe dati i suoi trascorsi di amministratore pubblico, o, peggio, potrebbe starci un disegno criminoso più sottile ed esteso (probabilmente sfuggito anche alla specchiata onestà di taluni degli attori istituzionali in campo, Presidente compreso) che a tutti costi vedrebbe nel fallimento di Birgi facilitarsi il consolidamento del duopolio Catania-Palermo, in vista di una scalata speculativa privatistica, e questa sarebbe roba da Procura della Repubblica”.
“Noi non ci rassegniamo – afferma Tranchida – e comunque non possiamo solo sperare che saranno i Siciliani, tra tre o cinque anni nelle urne, a valutare e “cambiare rotta” ove nulla sembra dover cambiare, e nemmeno possiamo sempre auspicare che la Magistratura abbia a sostituirsi alla incapacità e mancata visione / prevenzione della politica”.
Il sindaco indica le linee secondo le quali, a suo parere, si dovrebbe agire per salvare il “Vincenzo Florio” e il territorio trapanese: “Riaprire una vertenza forte sul perché le tratte e i fondi messi per due volte a bando co-marketing dal Comune di Marsala capofila (immagino d’intesa con la Regione) non producono risultato. Chi ha scelto tratte e lotti oggetto del bando di gara e perchè non appaiono appetibili? Si può o vuole adesso procedere con la trattativa privata? La Regione lo dica chiaro! Oppure il governo regionale per davvero vuole ora procedere con il Test MEO, sperando di non perdere altri nove mesi volando a Bruxelles (ovviamente da Palermo e Catania); impegnare l’ARS e tutte le forze politiche a mantenere il corrispettivo contributo milionario a favore del territorio trapanese restituendo anche i fondi ex conflitto libico – siamo già ben oltre 10.000.000 euro, anche per il prossimo immediato futuro (prima che ci dicano dalla Regione che, purtroppo, sono andati in perenzione perché in bilancio non impegnati/spesi) che, sommati alla “colletta dei Comuni” [ndr ne parliamo in questo articolo] assicurino almeno un’azione straordinaria di marketing territoriale per la creazione e valorizzazione della destinazione TrapaniWestSicily sulla quale il Distretto turistico, seppur faticosamente, sta lavorando. Ovviamente – sottolinea il sindaco di Trapani – occorre al contempo favorire i collegamenti low–cost veloci e comodi e, dunque, impegnare l’ARS a liberalizzare in Sicilia il trasporto turistico di linea. Al riguardo e, nelle more, previa raggiunta intesa con Alivision (Terravision) nei prossimi giorni avrà a tenersi un primo confronto con le compagnie di trasporto pubblico concessionarie delle tratte PA-TP.
Dal canto nostro – conclude Tranchida- senza alcun potere sull’aeroporto di Birgi, comunque continuiamo a lavorare quantomeno per intercettare flussi turistici da altri aeroporti”.