Tentata truffa in concorso, questa l’accusa con la quale i Carabinieri di Trapani hanno denunciato il 33 agrigentino D.G. il 31enne mazarese R.S., entrambi disoccupati e con precedenti di polizia.
L’indagine ha preso il via su richiesta di un cittadino che; mentre si trovava fermo a bordo della propria auto, è stato avvicinato da due uomini che lo accusavano di aver urtato poco prima lo specchietto della loro vettura e gli chiedevano 50 euro per la sostituzione, suggerendo di risolvere la situazione bonariamente senza ricorrere alle rispettive assicurazioni.
La vittima si è resa conto che qualcosa non andava perché, pur udendo un leggero rumore provenire dall’esterno mentre percorreva una strada a senso unico di marcia, non riteneva verosimile quanto affermato dai due e ha chiamato i Carabinieri.
Giunti sul posto, i militari hanno verificato che lo specchietto della vettura appartenente ai due soggetti si presentava vistosamente danneggiato, con la calotta di contenimento divelta e il vetro rotto all’interno, mentre lo specchietto della vettura della vittima, che avrebbe creato il danno non presentava alcun graffio. Oltretutto i due uomini non sono stati in grado di fornire una ricostruzione chiara e dettagliata di dove si trovassero le auto al momento dell’impatto.
Dovendo procedere ad ulteriori accertamenti i due sono stati invitati negli uffici della Sezione Operativa dove, al termine delle indagini, sono stati denunciati
La “truffa dello specchietto”, è uno dei raggiri più utilizzati sulle strade per indurre gli automobilisti a pagare per un danno mai avvenuto, facendo credere alle ignare vittime di avere involontariamente causato un danno mentre il rumore percepito viene creato ad hoc con una pallina o dei bulloni.
I Carabinieri raccomandano ai cittadini, se dovessero trovarsi in una situazione simile, di chiamare subito le forze dell’ordine restando all’interno dell’abitacolo della propria vettura.