Marausa Lido, tra alghe non rimovibili e cancelli chiusi

Continuano le proteste riguardo la spiaggia di Marausa Lido. Tante sono le criticità al momento, soprattutto per ciò che compete l’eliminazione della alghe. Per quanto riguarda la pulizia della spiaggia essa si diversifica in due momenti: il primo consiste nel liberare la spiaggia da rifiuti derivanti dell’abbandono incontrollato di svariati oggetti mentre il secondo consiste nel pulire la spiaggia dalle foglie di “Posidonia Oceanica” che costituiscono un importante azione protettiva nei meccanismi di erosione dei litorali sabbiosi nonché ecosistemi di particolare importanza. La rimozione definitiva delle biomasse vegetali spiaggiate causerebbe un danneggiamento fisico della spiaggia.

Il Comune di Trapani, già a partire dal mese di aprile, aveva presentato apposita richiesta di spostamento alghe al demanio, ottenendo una specifica autorizzazione presso una area ben individuata, al solo fine di riuscire a ridare dignità ad un territorio e nello specifico ad una spiaggia come quella di Marausa che è l’arenile più grande del nostro comune o comunque, per le caratteristiche che lo ricopre, costituisce la spiaggia familiare per eccellenza.

“Il Demanio circa 30 giorni fa – afferma il consigliere comunale Massimo Toscano – , si accorge che su questa area vigeva anche e precedentemente un’altra autorizzazione concessa ad un privato, per cui lo spostamento alghe nel sito individuato risultava impossibile e forse anche illegittimo. Il Comune, esente da responsabilità, si è attivato per trovare una valida alternativa. Io stesso – continua Toscano – con il prezioso ausilio delle associazione presenti nel territorio e che ringrazio di cuore, cioé l’associazione “Marausa Rivive” e “Marauzak”, nonché dei cittadini che hanno voglia di contribuire con idee e con fatti, ho proposto una soluzione alternativa che consisteva nello spostare momentaneamente le alghe presso il terreno adiacente al demanio appartenente ad un privato”.

Ma c’è un inghippo. I mezzi prescelti dalla Energetikambiente però risultavano inadatti ma, a dir della stessa società, secondo quando racconta Massimo Toscano, sono gli unici previsti dalla normativa cioè mezzi leggeri non cigolati.

“Per non farci mancare nulla – conclude Toscano – , si discute anche attorno al caso del cancello chiuso. Il Comune così riesce ad ottenere l’apertura del cancello vista la pubblica utilità ma attualmente rimane il problema della pulizia della spiaggia”.