Raccolta differenziata, dissequestrato l’impianto Sicilfert di Marsala

Si apre uno spiraglio nell’emergenza rifiuti per i comuni della Sicilia occidentale che conferivano l’umido e l’organico all’impianto Sicilfert di Marsala. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Marsala ha, infatti, disposto il dissequestro dell’impianto al quale, lo scorso 24 febbraio, i Carabinieri avevano apposto i sigilli in esecuzione di un provvedimento della Procura di Marsala che ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di inquinamento ambientale e attività di gestione rifiuti non autorizzata.

Il dissequestro è il risultato di un tavolo tecnico tra i legati dell’azienda e i magistrati anche sulla base di quanto deciso dal Tribunale del riesame che nel rigettare l’istanza degli avvocati, ha riconosciuto che la società ha, comunque, i titoli abilitativi e non inquina.

Per giungere all’effettiva riapertura, si tratterà, in buona sostanza, di rispettare una serie di prescrizioni da parte dei gestori e, al momento, non è nota la tempistica. In questo modo i Comuni, che in questi mesi sono stati costretti ad inviare i rifiuti organici fuori dalla Sicilia (Campania e nord Italia), con notevole aggravio di costi di trasporto, potranno tornare a conferire l’umido che viene poi trasformato in compost.