Tornano balneabili le acque del lungomare Dante Alighieri

La situazione si è sbloccata: il lungomare Dante Alighieri torna fruibile a tutti i bagnanti di Trapani dopo che nei giorni scorsi erano montate le polemiche tra le consigliere del Movimento 5 Stelle e l’amministrazione comunale di Giacomo Tranchida.

Le analisi microbiologiche delle acque di balneazione del tratto di mare effettuate dell’ARPA hanno dato esito favorevole.
Dopo il temporaneo divieto di balneazione nei giorni scorsi a seguito dei risultati del campionamento effettuato dall’ARPA nel mese di marzo e inviati il 15 maggio vengono rimosse le transenne che impedivano l’accesso alla spiaggia.

Si chiude così la polemica sorta nei giorni scorsi a ridosso della pubblicazione dei dati Arpa sui social.

«È un verdetto che mette finalmente fine alle allarmanti, fuorvianti, certamente eccessive e fuori luogo, dichiarazioni polemico-strumentali diffuse nei giorni scorsi» commenta l’assessore all’Ecologia Ninni Romano.

«L’amministrazione, infatti, ha fatto fino in fondo il suo dovere. Si è immediatamente attivata chiedendo ulteriori approfondimenti e inibendo la balneazione e la pesca nel tratto interessato dall’inquinamento. A questo punto, assicurati gli elementi di garanzia a tutela della salute pubblica, abbiamo proceduto a revocare il temporaneo divieto di balneazione e a chiedere al Dipartimento Prevenzione Asp aggiornamenti periodici sullo stato delle acque in oggetto. Di più non potevamo fare. Ma chissà, magari qualcun altro con la sua bacchetta magica, avrebbe saputo fare di più e meglio».

L’assessore si riferisce in modo non troppo velato alle compagini 5 Stelle che nei giorni scorsi avevano animato la discussione denunciando il disservizio del Comune.
Il 22 maggio l’Asp, nell’ambito dei periodici campionamenti atti a stabilire la balneabilità di tratti di mare e anche in risposta a specifica richiesta dell’Amministrazione Comunale, ha effettuato un nuovo campionamento i cui risultati rilevano totale assenza dei due indicatori di inquinamento microbiologico nell’acqua di balneazione.
Sussistono quindi, tutti gli elementi di garanzia e di tutela della salute pubblica tali da consentire al Sindaco di revocare il già adottato provvedimento di divieto di balneazione.