Interdetta la balneazione a Trapani nel tratto di mare compreso tra l’hotel “Cavallino Bianco” e la palestra Pinco sul lungomare Dante Alighieri.
Dopo le segnalazioni degli ultimi giorni da parte del Movimento 5 Stelle e dell’associazione Osservatorio per la legalità al Comune di Trapani, l’amministrazione di Giacomo Tranchida ha preso atto dei risultati delle analisi dell’Arpa che sottolinea come il tratto di mare sia inquinato, probabilmente a causa dei numerosi rilasci in mare di acque nere dovute alle continue rotture della condotta fra le pompe di adduzione di via Marsala e il depuratore consortile di Nubia.
«Mi rincuora vedere che la nostra tenacia ha portato a qualcosa», afferma la consigliera comunale Francesca Trapani del Movimento 5 Stelle. «Per fortuna, a tutela della salute pubblica, l’amministrazione ha provveduto a interdire la balneazione nell’area in cui si sono verificati gli sversamenti di liquame che abbiamo denunciato nelle scorse settimane. È un primo passo e sappiamo che non si risolverà il problema in un giorno, ma adesso è ora di trovare la soluzione vera al problema. L’era delle transenne – conclude – deve finire».
Soddisfatto anche Vincenzo Maltese, presidente dell’associazione Osservatorio per la legalità. «Dopo l’esito dell’Arpa e la nostra richiesta di emissione di ordinanza contingibile e urgente – scrive Maltese – , pronta è stata la risposta dell’amministrazione Tranchida (che ringrazio sin da ora) la quale finalmente si sta muovendo a tutela della salute pubblica con apposito provvedimento, riscontrando così la nostra richiesta dei giorni scorsi. Transennati da oggi circa 800 metri di costa. Speriamo in una definitiva soluzione della questione».